Un nuovo attacco ai media internazionali è arrivato dal premier turco Recep Tayyip Erdogan, che li ha accusati di spionaggio e di voler diffondere il caos nel paese. "I media internazionali che sono venuti a Istanbul per trasmettere servizi provocatori ed esagerati sono rimasti a mani vuote", ha detto il premier durante una riunione con i deputati del suo partito.
I suoi commenti arrivano dopo che sabato scorso un reporter della Cnn è stato arrestato durante un collegamento in diretta da Piazza Taksim a Istanbul, dove era in corso una manifestazione per il primo anniversario delle proteste di Gezi Park.
Nel suo discorso, il premier ha definito il giornalista della Cnn Ivan Watson arrestato a Istanbul come un "lacchè" colto con "le mani nel sacco" mentre cercava di diffondere il "caos" in Turchia. La Cnn "se ne infischia di un'informazione libera, imparziale e indipendente - ha detto Erdogan - Il mandato dei suoi giornalisti è di lavorare come spie". (ANKARA, 3 GIUGNO - ADNKRONOS/AKI)