"L'Ordine dei giornalisti ha denunciato, per primo e da tempo, la vergognosa azione di parte del Sismi a danno di giornalisti. Lo ha fatto al termine di una indagine disciplinare che si è conclusa con la dolorosa e doverosa radiazione di un collega.
Spiace che il segretario della Fnsi non se ne rammenti. Si spiega, forse, così il fatto che quando l'Ordine e il sottoscritto, che di quella indagine fu consigliere relatore, furono attaccati da parte di politici di varia estrazione, il segretario della Fnsi non spese neanche una parola a difesa di chi proprio i colleghi, la loro dignità, la deontologia della professione voleva tutelare. La giunta della Fnsi, dunque, potrebbe cominciare a riflettere proprio su quei suoi silenzi che sono continuati fino a ieri quando, solo tramite agenzie, Serventi Longhi ha dimostrato di sapere che sono stati eletti i “nuovi vertici dell’Ordine”, ai quali non aveva sentito il bisogno di inviare neanche un messaggio di cortesia, al contrario di quello personale fatto pervenire da qualche suo stretto collaboratore. Chiederò al presidente dell’Ordine, Lorenzo Del Boca, - prosegue Iacopino - di proporre all’Esecutivo dell’Odg, che si riunirà per la prima volta il prossimo 9 luglio, una riflessione sulla non oltre sopportabile situazione della categoria che è priva di un contratto da 858 giorni. L’Ordine dei giornalisti ha il dovere morale di denunciare non solo le azioni illegali di corpi separati dello Stato, gli incomprensibili attacchi che vengono da parte di esponenti politici che dimostrano di sapere poco dell’Ordine, dei suoi doveri e dei limiti che gli derivano da una legge, vecchia di oltre 40 anni, che il Parlamento si ostina a non modificare. Ma l’Ordine ha il dovere di denunciare le difficoltà, anche economiche, di una categoria che in una parte non marginale, a seguito del mancato rinnovo del contratto, percepisce stipendi da fame. Responsabilità, almeno quest’ultima, che non è dell’Ordine dei giornalisti né dei suoi vertici, vecchi o “nuovi” che siano”. Autonomia e Solidarietà e Giornalisti Uniti: “Enzo Iacopino, neo-segretario dell’Ordine dei giornalisti, evidentemente travisando il senso di una dichiarazione del segretario generale della Fnsi, Paolo Serventi Longhi, che sollecitava gli organismi di categoria, Ordine compreso, ad intervenire sulla questione dei colleghi spiati dal Sismi, si esercita in una quanto mai inopportuna ed inutile polemica. Certo, come primo atto del segretario dell’Ordine, ci aspettavamo di più e di meglio giacché questa stizzita risposta non sembra aiutare la categoria in un difficile momento di scontro con gli editori e con il mondo politico prendendo a pretesto questioni che sono altra cosa rispetto alla posizione espressa dal segretario della Fnsi. Sarebbe, viceversa, utile ed opportuno che, unitariamente, gli organismi di categoria, Ordine compreso, intervenissero con forza e si facessero promotori di iniziative su una situazione intollerabile come quella dello spionaggio a danno di giornalisti e dirigenti della Fnsi. E’ con questo spirito che va affrontato un attacco contro il giornalismo italiano di cui sono strumento, sia pure su piani diversi, le norme che limitano il diritto di cronaca, la vicenda delle intercettazioni, lo spionaggio a danno di colleghi, il rifiuto alla contrattazione nazionale”.