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Fnsi 13 Mag 2009

Enrico Ferri, vicesegretario nazionale della Fnsi in Trentino Alto Adige per spiegare l'ipotesi d'accordo Fieg-Fnsi: "Un contratto per il patto generazionale"

"È un contratto per il patto generazionale": con queste parole Enrico Ferri, vicesegretario della Fnsi ha voluto rafforzare la convinzione che il nuovo contratto siglato a marzo tra editori e sindacato dei giornalisti in realtà salvaguarda le giovani generazioni.

"È un contratto per il patto generazionale": con queste parole Enrico Ferri, vicesegretario della Fnsi ha voluto rafforzare la convinzione che il nuovo contratto siglato a marzo tra editori e sindacato dei giornalisti in realtà salvaguarda le giovani generazioni.

Ferri ha fatto un tour in regione, invitato dal Sindacato regionale dei giornalisti e incontrando in due distinti momenti i colleghi di Trento nella sede dell'Ordine e di Bolzano nella sede del sindacato. Due incontri che Ferri ha tenuto su un piano squisitamente tecnico più che politico, rispondendo alle numerose domande di chiarimento dei colleghi, giovani e meno giovani, e cercando di fugare i dubbi e smentendo i luoghi comuni. Scatti di anzianità, aumenti contrattuali, multimedialità, distacchi, multitestata, diritti dei Cdr, piani editoriali. Nulla è stato tralasciato nella discussione. Ferri ha spiegato nel dettaglio il nuovo contratto che di fatto si pone anche come sfida professionale e sindacale per tutti i giornalisti che saranno investiti nei prossimi anni dai grandi cambiamenti in atto nell'informazione. Ferri ha anche messo in guardia tutti i Cdr, invitandoli ad affrontare subito con le aziende il tema della multimedialità per non arrivare impreparati ai cambiamenti e alle introduzioni di nuove piattaforme tecnologiche. Non poteva mancare un accenno al referendum che si terrà il 29 e 30 maggio per la ratifica del contratto. Enrico Ferri ha spiegato che solo in caso di una massiccia bocciatura da parte della categoria è ipotizzabile che il contratto possa essere denunciato dal segretario generale della Fnsi. Il risultato, quindi, sarà soprattutto politico, ma ha invitato tutti a guardare alle potenzialità del nuovo contratto e alle garanzie immutate per i colleghi e a non buttare a mare un risultato che ha anche i suoi lati positivi, non ultimo l'aumento salariale di 265 euro mensili a regime che suppliscono al ridimensionamento degli scatti di anzianità.   Bolzano, Trento, 12 maggio 2009

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