“La tv pubblica oscurata, gli schermi neri dei televisori quando sono sintonizzati sulle frequenze della Ert è una realtà che continua in Grecia da quasi un mese. La decisione di chiudere la tv pubblica greca va contro anche della costituzione quale prevede l’esistenza di un servizio radiotelevisivo pubblico”. Inizia così la nostra intervista a Nikos Megrelis, conosciutissimo giornalista di Ert, autore di vari servizi internazionali e documentari, per anni membro della Federazione internazionale dei giornalisti (Ifj) ed autore e regista del film sui giornalisti morti in Iraq dal titolo “Dying for the truth” (“Morendo per la verità”) a cui recentemente è stato riconosciuto il valore al premio “Maria Grazia Cutuli”.
Ma come è nata secondo te questa decisione da parte del governo?
“L’odio contro la tv pubblica si è manifestato nel momento in cui non ha avuto esito positivo il primo tentativo di privatizzazione dell’Ente pubblico ellenico del gas, che doveva far entrare nella cassa dello Stato quasi un miliardo di euro. Secondo me tutto è partito da lì”….
…..ma forse c’era anche dell’altro!
“Ovviamente sì, infatti il governo era costretto dalla Troika (Ue, Fmi e Bce) a licenziare entro la fine di giugno di quest’anno 2.500 dipendenti statali nell’ambito del piano di ristrutturazione della Pubblica Amministrazione e quindi si è pensato di colpire la tv pubblica. Ma come si fa ad arrivare ad una soluzione del genere? In questo momento in tutta l’Europa, non esiste nemmeno un paese sovrano senza avere un servizio radiotelevisivo pubblico”.
Però questa decisione ha scatenato la rabbia popolare e l’indignazione internazionale…
“Certo l’unica cosa che il governo non aveva previsto sono state le dure reazioni e la solidarietà a favore della Ert, manifestata da milioni di persone in Grecia e in tutta Europa. Subito dopo l’annuncio della chiusura dell’ente, e fino questo momento, la Ert trasmette un programma televisivo autogestito dal personale licenziato, un programma che per quel che riguarda la Grecia si trasmette da ripetitori della ERT ancora in funzione e all’estero tramite internet”.
Il sottosegretario incaricato della riforma della tv pubblica Pantelis Kapsis sostiene che presto riprenderanno le trasmissioni, tu che ne pensi?
“Anche se esiste un decreto dalla parte del Consiglio di Stato che obbliga il governo all’immediata ripresa di trasmissione del segnale televisivo e la riapertura dei siti web della Ert, la tv pubblica greca continua ad essere oscurata da quasi un mese. Il futuro per il momento rimane oscuro e incerto. Il governo sta preparando una nuova legge che dovrebbe far nascere il nuovo ente radiotelevisivo in Grecia”.
Ma che cosa sappiamo di questa nuova legge?
Di questa nuova legge conosciamo veramente pochissime cose. Per adesso sappiamo solo della drastica diminuzione del personale.
Cosi si presenta oggi la situazione per quel che riguarda la TV pubblica in Grecia.”
A cura di Vassilios Savvas
GRECIA: FNSI, PREOCCUPAZIONE PER INCERTEZZA SU TV PUBBLICA
La Fnsi esprime preoccupazione per la situazione di incertezza che regna attorno alla tv pubblica greca Ert, confermata in un'intervista pubblicata sul sito del sindacato a Nikos Megrelis, noto giornalista della rete.
La tv pubblica ha ripreso ieri le trasmissioni con programmi temporanei, ma come riferito dallo stesso giornalista si tratta solo di film e programmi per bambini che occupano solo parte della giornata. ''La tv pubblica oscurata, gli schermi neri dei televisori quando sono sintonizzati sulle frequenze della Ert è una realtà che continua in Grecia da quasi un mese – spiega Megrelis -. La decisione di chiudere la tv pubblica greca va contro anche la costituzione la quale prevede l'esistenza di un servizio radiotelevisivo pubblico''.
''Anche se esiste un decreto da parte del Consiglio di Stato - aggiunge Megrelis - che obbliga il governo all'immediata ripresa di trasmissione del segnale televisivo e la riapertura dei siti web della Ert, la tv pubblica greca continua ad essere oscurata da quasi un mese. Il futuro per il momento rimane oscuro e incerto. Il governo sta preparando una nuova legge che dovrebbe far nascere il nuovo ente radiotelevisivo in Grecia. Di questa nuova legge conosciamo veramente pochissime cose. Per adesso sappiamo solo della drastica diminuzione del personale. Così si presenta oggi la situazione per quel che riguarda la tv pubblica in Grecia''. (ROMA, 11 LUGLIO - ANSA)
GRECIA: FNSI INTERVISTA VOLTO TV PUBBLICA, "FUTURO RESTA INCERTO"
"La tv pubblica oscurata, gli schermi neri dei televisori quando sono sintonizzati sulle frequenze della Ert è una realtà che continua in Grecia da quasi un mese. La decisione di chiudere la tv pubblica greca va contro anche della costituzione quale prevede l'esistenza di un servizio radiotelevisivo pubblico". Inizia così l'intervista a cura di Vassilios Savvas sul sito web della Fnsi a Nikos Megrelis, conosciutissimo giornalista di Ert, autore di vari servizi internazionali e documentari, per anni membro della Federazione internazionale dei giornalisti (Ifj) ed autore e regista del film sui giornalisti morti in Iraq dal titolo "Dying for the truth" a cui è stato riconosciuto il valore al premio "Maria Grazia Cutuli".
Secondo Megrelis la decisione del governo nasce dal fatto che "l'odio contro la tv pubblica si è manifestato nel momento in cui non ha avuto esito positivo il primo tentativo di privatizzazione dell'Ente pubblico ellenico del gas, che doveva far entrare nella cassa dello Stato quasi un miliardo di euro. Secondo me tutto è partito da lì".
Ma non è da escludere che ci fosse anche altro, "infatti il governo era costretto dalla Troika (Ue,Fmi e Bce) – dice Megrelis - a licenziare entro la fine di giugno di quest'anno 2.500 dipendenti statali nell'ambito del piano di ristrutturazione della pubblica amministrazione e quindi si è pensato di colpire la tv pubblica. Ma come si fa ad arrivare ad una soluzione del genere? In questo momento in tutta l'Europa, non esiste nemmeno un Paese sovrano senza avere un servizio radiotelevisivo pubblico".
È stata però una decisione che ha scatenato la rabbia popolare e l'indignazione internazionale, viene fatto rilevare dalla Fnsi. E Megrelis conferma: "Certo l'unica cosa che il governo non aveva previsto sono state le dure reazioni e la solidarietà a favore della Ert, manifestata da milioni di persone in Grecia e in tutta Europa". Al momento però la Ert trasmette un programma televisivo autogestito dal personale licenziato, "un programma che per quel che riguarda la Grecia si trasmette da ripetitori della Ert ancora in funzione e all'estero tramite internet". Megrelis dice inoltre che "anche se esiste un decreto dalla parte del Consiglio di Stato che obbliga il governo all'immediata ripresa di trasmissione del segnale televisivo e la riapertura dei siti web della Ert, la tv pubblica greca continua ad essere oscurata da quasi un mese. Il futuro per il momento rimane oscuro e incerto. Il governo sta preparando una nuova legge che dovrebbe far nascere il nuovo ente radiotelevisivo in Grecia. Di questa nuova legge conosciamo veramente pochissime cose. Per adesso sappiamo solo della drastica diminuzione del personale. Così si presenta oggi la situazione per quel che riguarda la TV pubblica in Grecia". (ROMA, 11 LUGLIO - AGI)
LO DICHIARA IL SOTTOSEGRETARIO ALLA TV PUBBLICA GRECA
"PRESTO RIPRENDERANNO LE TRASMISSIONI ALLA ERT"
La ripresa delle trasmissioni dell'Ente televisivo pubblico greco, ''Televisione Ellenica Pubblica'' (Ert), 'è questione di ore'. Lo ha annunciato il Sottosegretario incaricato della riforma della televisione pubblica di Grecia, Pantelis Kapsis, parlando alla stazione televisiva privata Mega. Kapsis ha spiegato che si tratta di un ''palinsesto transitorio'' che comprenderà documentari, film e un breve notiziario sotto forma di titoli. L'Ert sa stamani emette di nuovo un segnale.
''Ieri sera i lavoratori della Ert si sono trovati molto vicini alle proposte del governo. In sostanza, ha detto abbiamo affrontato tutti i problemi posti sul tavolo delle trattative'', ha riferito Kapsis.
La televisione pubblica greca aveva interrotto le trasmissioni l'11 giugno scorso, nell'ambito del programma delle privatizzazione delle aziende a partecipazione statale imposto dalla troika (Fmi, Ue e Bce) come condizione al proseguimento del piano di aiuti internazionali. La chiusura della Ert aveva portato all'uscita dal governo di coalizione del terzo alleato, Fotis Kouvelis, leader della Sinistra Democratica. (ATENE 10 LUGLIO - ANSA)
GRECIA: TV RIPRENDE TRASMISSIONI CON NUOVO NOME
A quasi un mese dalla sua brusca e controversa chiusura, la tv pubblica greca riprende oggi le trasmissioni sotto un nuovo nome. Al momento sul canale che prima era usato dalla Ert si puo' vedere solo un'immagine di prova, con il logo "Helleniki' Dimo'sia Tileo'rasi - EDT" (Televisione pubblica ellenica). Il segnale viene emesso dallo studio di una società privata a est di Atene.
Il vice ministro greco della Cultura, Pantelis Kapsis, citato dal sito Ekathimerini, ha riferito che la diffusione dei programmi inizierà "nelle prossime ore". Al momento si tratterà di una sorta di fase di transizione con film, documentari e programmi musicali in attesa del lancio della vera e propria nuova televisione pubblica, la Nerit. Il parlamento dovrà discutere domani una legge ad hoc, dopo che ieri sera è stato raggiunto un accordo fra i due partiti al governo, i conservatori di Nuova democrazia e i socialisti del Pasok.
Il brusco annuncio della chiusura dell'Ert ha provocato una crisi di governo con l'uscita dalla coalizione del partito Dimar (sinistra democratica). I 2.700 dipendenti della Tv pubblica continuano ad occupare la sede della tv, inviando trasmissioni di protesta via Internet. (ATENE, 10 LUGLIO - ADNKRONOS/DPA)