Editoria: l'Assemblea dei redattori di "Quotidiano Nazionale" proclama lo stato di agitazione

Editoria: l'Assemblea dei redattori di "Quotidiano Nazionale" proclama lo stato di agitazione

L'assemblea dei redattori di Quotidiano Nazionale (Poligrafici Editoriale) ha proclamato lo stato di agitazione e ha espresso, con un documento, ''la sua forte preoccupazione per l' ennesimo esperimento editoriale, unico nel panorama della stampa italiana: da oggi il 'Quotidiano Nazionale' in formato tabloid sara' inserito dentro le edizioni locali de 'Il Giorno', che torna in edicola nel formato tradizionale''. ''In questo modo - afferma la nota del Cdr - gli avvenimenti regionali e locali prendono il sopravvento su quelli di rilievo nazionale e internazionale, stravolgendo la gerarchia delle notizie e la fisionomia stessa di 'Qn' e di un giornale storico come 'Il Giorno'. Tutto cio' avviene in aperta violazione di piu' punti dell' accordo siglato fra azienda e comitati di redazione ai primi agosto che prevede, fra l' altro, il ricorso alla legge 416 per l' editoria con il prepensionamento di giornalisti. Viene cosi' contraddetto l' impegno di rispettare corrette relazioni sindacali, di tutelare la tradizione di autorevolezza dei giornali e di rafforzare 'Qn' come testata portante del gruppo Riffeser Monti''. ''L' assemblea - prosegue il documento - ha quindi chiesto all' editore un incontro urgente con i comitati di redazione, affinche' venga sottoscritto un protocollo d' intesa - preliminare alla ratifica in sede nazionale (Fnsi, Fieg, Ministero del Welfare) dell' accordo di agosto - nel quale si escluda l'estensione di questo esperimento alle altre testate storiche del gruppo e vengano precisate le strategie editoriali per i prossimi tre anni. Il direttore editoriale, Giancarlo Mazzuca, ha assicurato all'assemblea che non e' prevista un'ennesima riforma grafica - conclude la nota - e ha ribadito l'intenzione dell' azienda di rispettare l'accordo e di contenere questo 'esperimento' soltanto alla testata 'Il Giorno' e se ne e' reso garante in prima persona''. (ANSA).