E' morto Angelo Scagliarini, per trent'anni giornalista di giudiziaria de "l'Unità" a Bologna: ha raccontato le vicende più drammatiche della città. Oggi i funerali

È morto, ieri mattina, a Bologna, nel giorno di Pasqua, dopo una lunga malattia, Angelo Scagliarini, 83 anni, per quasi 30 anni cronista giudiziario del quotidiano "l'Unità" a Bologna

Scagliarini, dopo un periodo iniziale nell'Ufficio stampa della Camera del lavoro di Bologna, era entrato, nel 1955, nella redazione bolognese del quotidiano e vi era rimasto fino al 1982, quando era andato in pensione. In quasi 30 anni di attività aveva raccontato con grande competenza e professionalità le vicende giudiziarie più rilevanti della città, dalla banda Casaroli al delitto Negrisoli, dalla strage dell'Italicus all'uccisione di Francesco Lorusso fino alla strage di Bologna. Lascia la moglie Luisa. I funerali, che si terranno mercoledì 7 alle 15 nel Pantheon della Certosa di Bologna, saranno preceduti, dalle 14, da una camera ardente per gli amici ed i colleghi che vorrano dargli l'ultimo saluto. Il quotidiano "l'Unità", domani pubblicherà un ricordo dell'avvocatessa Milli Virgilio, che conosceva Scagliarini da tanti anni e che gli è stata vicina fino agli ultimi giorni.
Il Partito democratico di Bologna ha espresso, in un messaggio, la propria vicinanza ed il proprio cordoglio alla moglie Luisa, ai familiari ed alla redazione del quotidiano. "Ci ha lasciato un uomo dai forti e costanti valori di democrazia e di giustizia sociale, un giornalista appassionato e competente - si legge nel messaggio, firmato dal segretario, Andrea De Maria - protagonista, per molti anni, del lavoro del suo giornale, "l'Unità", a Bologna. Un uomo che non ha mai fatto mancare il proprio interessamento e la propria curiosità intellettuale nella vita civile della citta". (ANSA)