La Federazione Internazionale dei Giornalisti (IFJ) che rappresenta i Sindacati di categoria di tutto il mondo, rileva in una nota diffusa a Bruxelles che: “Una volta sopite le polemiche sui risultati elettorali, il nuovo governo italiano deve dare priorità a norme che evitino una volta per tutte che la politica si intrometta nel lavoro delle redazioni italiane”.
“Per anni, il fatto che il primo ministro del paese sia stato in grado di imporre un effettivo controllo sui mezzi radiotelevisivi più importanti ha gettato un’ombra sulla democrazia italiana”, ha affermato Aidan White, Segretario generale dell’IFJ. “È giunto il momento di porre fine una volta per tutte a questa forma di influenza politica”. Durante lo scorso fine settimana i rappresentanti dei giornalisti provenienti da tutta Europa si sono riuniti in Slovenia per il congresso annuale della Federazione Europea dei Giornalisti (EFJ), la sezione continentale dell’IFJ. Uno dei risultati più significativi di questo meeting è stato l’impegno a promuovere una campagna che favorisca l’indipendenza dei mezzi radiotelevisivi pubblici in tutta l’Europa. L’IFJ afferma che “in Italia la questione non riguarda solo il conflitto di interessi dell’attuale presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che ha usato la sua posizione di capo della famiglia che controlla Mediaset, la principale catena televisiva privata del paese, e la sua posizione politica di controllo sulla RAI, il sistema radiotelevisivo pubblico, per limitare le critiche da parte dei mezzi di informazione radiotelevisivi”. “Da anni l’Italia assiste al malcostume da parte di molti gruppi politici di esercitare indebite influenze sul lavoro dei mezzi di informazione del settore radiotelevisivo. Anche questa situazione deve cambiare. Auspichiamo un’Italia che torni ad una normalità basata sul principio della distanza professionale tra il lavoro dei politici e quello dei media”, ha aggiunto White. L’IFJ afferma che un cambio di governo offre l’opportunità di un nuovo approccio verso il mondo dei media italiani. “È stato promesso che i giornalisti in Italia potranno lavorare liberamente, al riparo da indebite pressioni. Ci auguriamo che il nuovo governo possa mantenere queste promesse il prima possibile”, conclude White.