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Editoria 27 Lug 2007

Domani, venerdì 3 agosto, ddl sulla riforma, Fnsi: “Sorprendenti dichiarazioni di Biancheri, ora la Fieg critica anche il metodo del confronto del Governo-parti sociali”

“Sorprendono le dichiarazioni del Presidente della Fieg Biancheri che esprime valutazioni critiche sul metodo dell’approfondito confronto del Governo con le parti sociali sui temi che riguardano lo sviluppo delle imprese editoriali, le regole del mercato del lavoro giornalistico e l’occupazione e le tutele delle colleghe e dei colleghi dipendenti e precari.

“Sorprendono le dichiarazioni del Presidente della Fieg Biancheri che esprime valutazioni critiche sul metodo dell’approfondito confronto del Governo con le parti sociali sui temi che riguardano lo sviluppo delle imprese editoriali, le regole del mercato del lavoro giornalistico e l’occupazione e le tutele delle colleghe e dei colleghi dipendenti e precari.

Gli incontri e i contatti che si sono sviluppati nelle ultime ore (contatti che ci risultano ancora in corso), specie sull’armonizzazione delle norme sulla previdenza e sul precariato giornalistico, hanno consentito di approfondire molti problemi ma hanno dovuto registrare una forte resistenza degli editori ad alcune delle proposte avanzate dal Governo. Sono proprio queste resistenze, che si legano al rifiuto del negoziato contrattuale, a rendere più difficile una rapida definizione delle intese tra le parti. La Fnsi ha sempre riconosciuto e rispettato l’autonomia del Governo che deve mettere a punto provvedimenti che non possono essere condizionati dalla volontà della Fieg. L’impegno con il quale il ministro Damiano sta lavorando per trovare un punto di equilibrio deve consentire un sistema di tutele chiare e reali per migliaia di collaboratori giornalisti. La Fnsi e l’Inpgi valuteranno quindi la conclusione di questo lavoro appena i testi definitivi saranno consegnati alle parti. Sarà naturalmente necessaria una consultazione degli organismi dirigenti della Federazione ed è per questo che la Giunta della FNSI e la consulta delle AA.RR.SS. sono state convocate per il 4 settembre prossimo. E’ evidente che ulteriori eventuali agevolazioni contributive, tariffarie e fiscali a favore degli editori non potranno non determinare parallelamente una misura che consenta la destinazione di risorse certe per far fronte agli oneri derivanti dalla legge sull’editoria per cassa integrazione e prepensionamenti, oggi a totale carico dell’Inpgi. Un problema che, come sa bene il Governo, si è aggravato nelle ultime settimane e che preoccupa il sindacato. La stessa Fieg dovrebbe sostenere lì’approvazione di una misura per il reperimento delle risorse necessarie a finanziare gli ammortizzatori sociali per i giornalisti ed evitare l’aggravamento dei costi di un istituto previdenziale che consente alle aziende editoriali di versare per i giornalisti dipendenti contributi assai ridotti rispetti a quelli che le altre aziende versano all’Inps. Per questa ragione attendiamo con fiducia che la questione sia risolta all’interno del disegno di legge di riforma sull’editoria, che sarà presentato dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Levi”. DDL EDITORIA IN CONSIGLIO MINISTRI VENERDI' PROSSIMO 26 LUGLIO - Il disegno di legge di riforma dell'editoria approderà in Consiglio dei ministri venerdì della prossima settimana. Nei giorni scorsi si era ipotizzato di portarlo nel cdm di domani ma, rispondendo all'ANSA, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega per il settore, Ricardo Franco Levi, ha spiegato che così ''si spera di poter recepire anche l'accordo normativo'' che nelle prossime ore potrebbe essere siglato al ministero del Lavoro sull'armonizzazione dei regimi pensionistici dei collaboratori autonomi e continuativi del settore dell' editoria. La trattativa coinvolge giornalisti, Inpsi ed editori. In questo modo, ha spiegato ancora Levi, il ddl acquisterebbe anche il significato di recepimento di un segnale di successo nella ripresa del dialogo tra le parti in una fase delicata di discussione sul rinnovo del contratto di lavoro giornalistico. (ANSA) DDL EDITORIA; BIANCHERI (FIEG), NECESSARIE CORREZIONI 27 LUGLIO - Sul ddl editoria sono necessarie correzioni: lo dice il Presidente della Fieg, Boris Biancheri, richiesta di un commento sulle affermazioni del Sottosegretario per l'editoria, Ricardo Franco Levi, circa il rinvio dell'esame del ddl sull'editoria. ''Il rinvio non necessariamente è inopportuno - spiega Biancheri - se i prossimi giorni serviranno ad apportare al testo circolato nelle ultime ore quelle correzioni indispensabili per evitare che nella proposta del governo prevalgano gli aspetti negativi su quelli positivi''. Biancheri, peraltro, si è detto sorpreso che il ritardo nella presentazione del ddl sull'editoria possa dipendere dal confronto in corso presso il Ministero del lavoro sull'armonizzazione dei regimi pensionistici dei collaboratori autonomi e continuativi del settore dell'editoria. ''La Fieg - ha continuato Biancheri - è impegnata in modo costruttivo a quel tavolo e l'origine di talune difficoltà in materia non è certo da attribuire agli editori. I ritardi nella presentazione del ddl potrebbero eventualmente dipendere dal dibattito interno sul definitivo assetto dell'iniziativa legislativa di riforma dell'editoria e non dal presunto collegamento tra confronto in corso al Ministero del lavoro e disegno di legge''. (ANSA) DDL EDITORIA; MEDIACOOP,CONSULTAZIONE NON È SERVITA A NULLA 27 LUGLIO - Dal testo in circolazione ''emerge un orientamento inaccettabile: in generale si ricava l'impressione che tutto il lavoro di consultazione, che ha impegnato per mesi gli operatori, le loro associazioni, la Commissione Cheli, nonché‚ gli stessi uffici del Dipartimento, sia approdato a nulla''. Lo sottolinea Lelio Grassucci, Presidente di Mediacoop, Associazione Nazionale delle Cooperative Editoriali e della Comunicazione, commentando il testo di Disegno di Legge di riforma dell'editoria che dovrebbe essere varato dalla prossima riunione del Consiglio dei Ministri. ''Così sarebbe - prosegue - se, malgrado tutte le rassicurazioni date pubblicamente, anche fino ai giorni scorsi, dal Sottosegretario Levi sulla salvaguardia del 'diritto soggettivo' ai contributi diretti, venisse confermato un testo che cancella dalla norma primaria ogni riferimento ai valori dei contributi stessi, delegandoli ad un regolamento''. Il Presidente di Mediacoop sostiene che una tale impostazione, di fatto, darebbe al Governo ed alla amministrazione, in modo inopportuno, un potere eccessivo e discrezionale sulla attribuzione di fondi su una materia così delicata, come quella dell'informazione. ''E nello stesso tempo - aggiunge - renderebbe incerte le prospettive delle imprese editoriali e determinerebbe, per molte di esse, la condizione di una crisi profonda''. Si tratta di una questione qualificante, a giudizio del Presidente di Mediacoop, che mette in ombra le iniziative, anche interessanti, che il DDL promuove per definire nuove regole sulla editoria. ''Ci auguriamo - conclude Grassucci - che il tema trovi una attenta riconsiderazione prima dell'approdo nel Consiglio dei Ministri o che trovi una diversa determinazione in quella sede; altrimenti, lo stesso pluralismo che all'articolo 1 del provvedimento si vorrebbe tutelare sarebbe inesorabilmente compromesso con la chiusura di molte e prestigiose testate''. (ANSA)

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