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Editoria 23 Mar 2011

Divieto di incroci proprietari tra stampa e televisioni Via libera del Consiglio dei ministri a una proroga di due anni

Il Consiglio dei ministri ha dato via libera al decreto che proroga il divieto di incroci fra stampa e televisione al 31 dicembre 2012. E' quanto si apprende in ambienti governativi. Secondo quanto si apprende, il decreto conterrebbe una mera proroga del divieto di incroci fra stampa e televisione, senza modifiche quindi rispetto alla legge Gasparri, secondo la quale i soggetti che possiedono più di una rete televisiva non possono acquisire partecipazioni in imprese editrici di quotidiani.

Il Consiglio dei ministri ha dato via libera al decreto che proroga il divieto di incroci fra stampa e televisione al 31 dicembre 2012. E' quanto si apprende in ambienti governativi. Secondo quanto si apprende, il decreto conterrebbe una mera proroga del divieto di incroci fra stampa e televisione, senza modifiche quindi rispetto alla legge Gasparri, secondo la quale i soggetti che possiedono più di una rete televisiva non possono acquisire partecipazioni in imprese editrici di quotidiani.

Non sarebbe stato riproposto quindi l'emendamento al milleproroghe approvato in commissione Bilancio e Affari Costituzionali del Senato, che introduceva due nuovi criteri fino al 31 dicembre 2012: nessuna televisione, con ricavi superiori all'8% del sistema integrato delle comunicazioni o al 40% del settore delle comunicazioni elettroniche, poteva acquisire giornali. L'emendamento, che secondo l'opposizione metteva un freno alle mire di Sky sul mondo editoriale, è stato poi superato con la presentazione del maximendamento governativo che ha portato definitivamente il termine previsto dal milleproroghe al 31 marzo prossimo.
Il decreto approvato oggi segue le mozioni approvate alla Camera con l'astensione della maggioranza, che impegnavano il governo alla proroga. Viene inoltre incontro alle sollecitazioni dell'Antitrust che il primo marzo scorso aveva definito ''inopportuno attribuire al presidente del Consiglio il potere di prorogare o no il divieto di incroci proprietari tra giornali e tv successivamente al 31 marzo 2011'' e dell'Agcom che il giorno successivo aveva segnalato la necessità di ''una proroga congrua del divieto di incroci tv-giornali, richiamando l'attenzione ''sul vuoto normativo'' che si sarebbe altrimenti venuto a determinare. (ANSA)

VITA (PD), MEGLIO TARDI CHE MAI

''Meglio tardi che mai''. Così il senatore del Pd Vincenzo Vita commenta il via libera del Consiglio dei ministri alla proroga del divieto di incroci stampa-tv.
''Dopo aver rifiutato in modo incomprensibile l'emendamento del Pd sul tema dell'incrocio stampa-tv durante il dibattito sul 'milleproroghe' - prosegue Vita -, ora il governo prende atto dell'assurdità della situazione che si era creata e ci mette una pezza. Meglio così, perché altrimenti il 31 di questo mese veniva meno ogni divieto''. (ANSA)

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