Dopo la pubblicazione delle intercettazioni su Infront, Lega Calcio e Mediaset, l’esecutivo dell’Usigrai chiede che si faccia piena luce sul mercato dei diritti sportivi, sui conflitti di interessi che ruotano intorno al sistema dell’informazione sportiva e sulle clausole contenute nei contratti di abbonamento ai servizi a pagamento che “nei fatti limitano il diritto di cronaca”, scrive il sindacato dei giornalisti Rai auspicando l’intervento “urgente delle istituzioni nazionali e di quelle sportive a tutela dei cittadini”.
L’esecutivo dell’Usigrai interviene sulla questione dei
diritti sportivi per chiedere che «ora si faccia piena luce» su quel florido
mercato.
«Dalle intercettazioni pubblicate da “La Repubblica” – scrive in una nota il
sindacato dei giornalisti del Servizio pubblico – sul ruolo di Infront, della
Lega Calcio e di Mediaset, emerge con chiarezza il quadro di conflitti di
interessi che più volte abbiamo denunciato”.
Un sistema che l’Usigrai definisce «inquietante, come è scritto nelle carte,
che è all'origine della bolla dei diritti sportivi, a causa della quale ormai
lo sport in tv è sempre più un privilegio per i pochi che si possono permettere
abbonamenti pay».
E sulla questione degli abbonamenti ai servizi a pagamento, l’Usigrai evidenzia
la presenza di «clausole che nei fatti limitano il diritto di cronaca. Lo
stesso sistema che ha imposto la regia tv unica, che impedisce ai cittadini di
avere una informazione puntuale e completa».
Per questo, in attesa che la magistratura accerti eventuali illeciti, il
sindacato dei giornalisti Rai chiede «un intervento urgente delle istituzioni
nazionali e di quelle sportive, a partire dal Coni, a tutela dei cittadini».