L'eliminazione del sensazionalismo gratuito; un'informazione più rispettosa dei minori e delle persone deboli e nello stesso tempo libera da commistioni con la pubblicità. È quanto ha auspicato il presidente dell'ordine dei Giornalisti del Veneto, Gianluca Amadori, in apertura degli Stati Generali dell'Informazione del Veneto, convocati a Venezia nella sede dell'Ordine.
''Non è tollerabile - ha detto ancora Amadori - che a vent'anni dalla Carta di Treviso si pubblichino ancora i nomi dei minori; che articoli pubblicitari vengano fatti passare per informazione. Credo sia un falso mito che la gente voglia leggere particolari efferati: sono cose che a lungo andare non pagano. Ricordiamoci che non siamo in una fiction, che parliamo di persone reali''. Amadori ha citato inoltre il problema dello ''sfruttamento di collaboratori anche non giornalisti'', con compensi ''troppo spesso sotto il limite della decenza''. All'incontro sono intervenuti numerosi direttori di testate giornalistiche del Veneto. Tra di essi, il direttore del Gazzettino, Roberto Papetti, che ha sottolineato come il tema della responsabilità sociale sia stato spesso sacrificato alla ''rincorsa ossessiva di un'informazione di tipo televisivo''; il direttore del mattino di Padova, Omar Monestier, il quale ha rilevato che il mercato dell'informazione sta cambiando radicalmente e che la carta stampata è impreparata ad affrontare tale mutamento; il direttore dell'Arena, Maurizio Cattaneo, e quello dell'Alto Adige, Tiziano Marson. Per la Federazione Nazionale della Stampa, Enrico Ferri esponente della Segreteria nazionale. (ANSA)