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Editoria 19 Feb 2013

Dipartimento editoria-Gdf, siglata intesa per illeciti in contributi

Migliorare l'efficacia complessiva delle azioni di contrasto agli illeciti nel settore della contribuzione pubblica all'editoria. È l'obiettivo del nuovo protocollo d'intesa siglato oggi tra Guardia di Finanza e Dipartimento informazione e editoria presso la Presidenza del Consiglio.

Migliorare l'efficacia complessiva delle azioni di contrasto agli illeciti nel settore della contribuzione pubblica all'editoria. È l'obiettivo del nuovo protocollo d'intesa siglato oggi tra Guardia di Finanza e Dipartimento informazione e editoria presso la Presidenza del Consiglio.

Il protocollo è stato firmato presso la sede del Comando Generale della Guardia di Finanza, alla presenza del sottosegretario con delega all'Editoria, Paolo Peluffo: è stato sottoscritto fra il Capo del Dipartimento per l'informazione e l'editoria della Presidenza del Consiglio dei ministri, Ferruccio Sepe, ed il Comandante generale della Guardia di Finanza, Saverio Cantalupo.
Con tale protocollo, spiega una nota, ''si accentua il raccordo, fra il Dipartimento della Presidenza del Consiglio, che eroga i contributi, ed il Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressioni Frodi Comunitarie della Guardia di Finanza, per la definizione dei criteri di rischio annuali alla base della selezione dei soggetti da sottoporre al controllo successivo''.
''Nell'ambito della collaborazione definita con il protocollo sono, inoltre, previste specifiche azioni per promuovere mirati interventi formativi in favore del rispettivo personale con la finalità di accrescere il livello di interazione già nel corso della fase istruttoria delle domande di contributo'', sottolinea la nota. Il sottosegretario Peluffo ed il Comandante generale della Guardia di Finanza hanno sottolineato ''la loro soddisfazione per la definizione di questo nuovo tassello che si iscrive nel più complesso disegno strategico di riordino della contribuzione pubblica all'editoria, attuato con la conversione in legge del decreto n. 63/2012 e con diversi altri atti normativi e regolamentari''. (ROMA, 19 FEBBRAIO - ADNKRONOS)

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