Un tribunale somalo ha condannato al carcere una donna, Fatuma Abdulkadir Hassan, che ha denunciato di essere stata violentata sotto la minaccia delle armi da due giornalisti della radio di Stato. Con lei sono stati condannati al carcere anche il giornalista che ha diffuso la sua storia, Mohamed Bashir, e il direttore della popolare radio privata 'Shabelle' Abdimalik Yusuf Mohamud che l'ha trasmessa.
L'accusa riconosciuta nei loro confronti è di diffamazione e di insulto a istituzioni statali. La donna, anche lei giornalista di 19 anni per la 'Voce delle Donne', un'emittente radiofonica di Mogadiscio sostenuta dall'Onu, è stata condannata a una pena di sei mesi di carcere con la condizionale, per cui potrà scontarli a casa. Lo ha dichiarato il giudice Hashi Elmai Nur.
"Il direttore di Radio Shabelle Abdulmalik Yusuf è stato riconosciuto colpevole di offesa alle istituzioni dello Stato e per questo dovrà scontare un anno di prigione'', ha detto il giudice alla corte. ''Il giornalista Mohamed Bashir è stato riconosciuto colpevole di diffamazione e di false accuse di stupro, per cui è stato condannato a sei mesi di carcere'', ha aggiunto. A entrambi è stata offerta la possibilità di uscire dal carcere su cauzione pagando circa un dollaro per ogni giorno di pena, ovvero 365 dollari per Yusufe 180 dollari per Bashir. (MOGADISCIO, 9 DICEMBRE - ADNKRONOS/AKI)
IN MANETTE ANCHE LA COLLEGA CHE HA RACCOLTO LA TESTIMONIANZA
GIORNALISTA SOMALA STUPRATA DA DUE COLLEGHI E ARRESTATA
Arrestata per aver denunciato di essere stata stuprata. E' accaduto alla giornalista somala Fatuma Abdulkadir Hassan, finita in manette insieme al collega che ne ha raccolto la testimonianza in un video pubblicato sul sito di 'Radio Shabelle'. Hassan, che ha 19 anni e lavora per la 'Voce delle Donne', una radio di Mogadiscio, ha spiegato nel video di essere stata stuprata sotto la minaccia delle armi da due giornalisti della radio di Stato.
La ragazza ha raccontato di essere stata contattata da uno dei giornalisti e attirata con una scusa in una casa, dove ad attenderla c'erano i suoi due colleghi. "Uno degli uomini mi ha minacciato con una pistola e mi ha costretto ad andare nella stanza da letto", ha detto la Hassan. Come riporta l'emittente 'Bbc', la ragazza e' stata arrestata insieme al giornalista che ha girato il video, Mohamed Bashir Hashi, e al responsabile di radio Shabelle. Quest'ultimo e' stato poi rilasciato su cauzione, mentre i due giornalisti rimangono in carcere e i due presunti stupratori sono liberi. Commentando l'episodio, il portavoce del governo somalo, Abdirahman Omar Osman, ha negato che l'arresto dei giornalisti sia un attacco ai media. "I giornalisti svolgono un ruolo fondamentale e vogliamo che possano svolgere il loro lavoro senza paura", ha affermato, aggiungendo: "La liberta' di stampa e' il cuore di ogni democrazia ed e' garantita dalla nostra Costituzione". A inizio anno si era verificato in Somalia un caso analogo. Una donna che aveva denunciato uno stupro e il reporter al quale aveva rilasciato un'intervista erano stati condannati a un anno di carcere per "offesa alle istituzioni dello Stato". Entrambi erano poi stati scarcerati in appello. (21 NOVEMBRE 2013 ADNKRONOS)