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Governo 18 Giu 2009

Ddl Alfano: Ruotolo, Travaglio, Gomez, Barabacetto e altri giornalisti lanciano un appello su Facebook e raccolgono 10 mila adesioni in 24 ore

Dopo il si' della Camera al ddl intercettazioni si moltiplicano, dalla carta stampata a Internet, gli appelli alla liberta' d'informazione: su Facebook, in poco piu' di 24 ore, ha raccolto piu' di diecimila iscritti il gruppo 'Cosi' muore la liberta' d'informazione, ma noi vogliamo tenerla in vita', costituito dai giornalisti Sandro Ruotolo, Marco Travaglio, Peter Gomez, Pino Corrias e Gianni Barbacetto.

Dopo il si' della Camera al ddl intercettazioni si moltiplicano, dalla carta stampata a Internet, gli appelli alla liberta' d'informazione: su Facebook, in poco piu' di 24 ore, ha raccolto piu' di diecimila iscritti il gruppo 'Cosi' muore la liberta' d'informazione, ma noi vogliamo tenerla in vita', costituito dai giornalisti Sandro Ruotolo, Marco Travaglio, Peter Gomez, Pino Corrias e Gianni Barbacetto.

(ANSA) - ROMA, 18 GIU - ''Noi sottoscritti ci riconosciamo nell'articolo 21 della Costituzione Italiana'', dicono i fondatori che definiscono il ddl 1415 sulle intercettazioni una 'legge bavaglio'. Si dichiarano anche ''pronti all''obiezione di coscienza', cioe' a continuare a pubblicare gli atti giudiziari (intercettazioni, ma non solo) che non sono segreti, ma di cui la maggioranza di governo vuole impedire la pubblicazione e la conoscenza'', chiedono ''agli editori, all'Ordine dei Giornalisti, alla Federazione della Stampa, agli organismi sindacali di tutte le testate (carta stampata, radio e televisione) di aderire a questa forma di protesta civile'' e invitano ''il Presidente della Repubblica a valutare i profili di incostituzionalita' del disegno di legge e a respingerlo alle Camere''. ''Chiediamo ai cittadini di aderire al nostro appello - concludono - perche' hanno il diritto di essere informati correttamente e compiutamente. Noi giornalisti siamo pronti a pagare in tribunale le conseguenze del nostro gesto, in attesa che la Corte costituzionale e la Corte europea di giustizia di Strasburgo dichiarino illegittima la legge-bavaglio. La nostra liberta' di informare riguarda tutti''. (ANSA).

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