20 gennaio - La crisi del sistema dei media in Italia. Informazione senza etica? Le proposte dell'Ucsi" è il tema del XVII congresso nazionale dell'Unione cattolica stampa italiana, che si terrà a Roma, dal 23 al 25 gennaio. Al presidente nazionale, Massimo Milone, toccherà aprire i lavori. Seguiranno il saluto di mons. Claudio Maria Celli, presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni sociali, e l'intervento di Gianni Letta, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, su "Emilio Rossi, un giornalismo al servizio del paese".
Ci sarà, inoltre, l'assegnazione della prima edizione del "Premio giornalistico Emilio Rossi" in ricordo del direttore del Tg1 ferito dalle Br. Saranno premiati Dino Boffo, direttore di Avvenire, Angela Buttiglione, direttore TgR Rai, padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Albino Longhi, direzione generale Rai, Angelo Paoluzi, direttore del laboratorio Scuola di giornalismo dell'Università Lumsa. Ci sarà anche un intervento di mons. Mariano Crociata, segretario generale della Cei, e diverse testimonianze, tra cui quella di Lorenzo Del Boca, presidente dell'Ordine dei giornalisti, e di mons. Domenico Pompili, direttore dell'Ufficio delle Comunicazioni sociali della Cei. I lavori roseguiranno fino a domenica 25 quando ci sarà l'elezione del presidente, del vicepresidente e del Consiglio nazionale. La liturgia conclusiva sarà celebrata da don Giuseppe Costa, direttore della Libreria Editrice Vaticana e assistente ecclesiastico dell'Ucsi. (AGI) Messaggio del Papa all'Unione Cattolica della Stampa Italiana Nessun compromesso con interessi economici e politici Il Papa chiede ai giornalisti di "non cedere a compromessi" e di non lasciare che gli spazi di libertà siano minacciati da interessi economici e politici. Nel messaggio inviato all'Unione cattolica della stampa italiana, in occasione del congresso nazionale nel cinquantesimo di fondazione, Benedetto XVI richiama gli operatori cattolici della comunicazione "al senso di responsabilità e allo spirito di servizio", esortandoli al "dialogo con il mondo laico, alla ricerca di valori condivisi". Sono stato informato che l'Unione Cattolica della Stampa Italiana (ucsi), della quale Ella è Presidente, celebra in questi giorni il suo Congresso nazionale, ricordando il cinquantesimo di fondazione. La circostanza mi è propizia per porgere a Lei ed ai colleghi cordiali felicitazioni ed insieme esprimere il mio apprezzamento per il prezioso servizio che l'ucsi ha offerto, nel corso dei suoi cinquant'anni di vita, alla Chiesa e al Paese. A mezzo secolo di distanza dalla fondazione dell'Unione molte cose sono cambiate. In modo più visibile in settori quali quelli che vanno dalla scienza alla tecnologia, dall'economia alla geopolitica; in modo meno appariscente, ma più profondo ed anche più preoccupante, nell'ambito della cultura corrente, nella quale sembra essersi notevolmente affievolito, insieme con il rispetto per la dignità della persona, il senso di valori quali la giustizia, la libertà, la solidarietà, che sono essenziali per la sopravvivenza di una società. Ancorato a un patrimonio di principi radicati nel Vangelo, il vostro lavoro di giornalisti cattolici risulta oggi ancora più arduo: al senso di responsabilità e allo spirito di servizio che vi contraddistinguono, dovete infatti affiancare una sempre più spiccata professionalità ed insieme una grande capacità di dialogo con il mondo laico, alla ricerca di valori condivisi. Tanto più facilmente troverete ascolto quanto più coerente sarà la testimonianza della vostra vita. Non sono pochi, tra i vostri colleghi laici, quelli che intimamente attendono da voi la testimonianza silenziosa, senza etichette ma di sostanza, di una vita ispirata ai valori della fede. Voi siete impegnati, ne sono ben consapevole, in un compito sempre più esigente, nel quale gli spazi di libertà sono spesso minacciati e gli interessi economici e politici hanno non di rado il sopravvento sullo spirito di servizio e sul criterio del bene comune. Vi esorto a non cedere a compromessi in valori tanto importanti, ma ad avere il coraggio della coerenza, anche a costo di pagare di persona: la serenità della coscienza non ha prezzo. Vi sono vicino con la preghiera, chiedendo al Signore di aiutarvi ad essere sempre "pronti a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi" (1 Pt 3, 15). Con questo augurio invio a Lei, Signor Presidente, ai Dirigenti ed ai Membri dell'Unione Cattolica della Stampa Italiana, come anche alle loro famiglie, una speciale Benedizione Apostolica, propiziatrice di copiosi favori celesti. Dal Vaticano, 19 gennaio 2009