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Governo 30 Ago 2006

Dal 13 settembre avrà inizio l'esame del disegno di legge del governo sul conflitto d'interesse ed è già scontro tra i poli

Sul conflitto di interessi e' di nuovo scontro tra poli. Per non ripetere ''l'errore del '96'', quando il suo primo governo scelse di non fare alcuna legge in materia, Romano Prodi annuncia alla festa dell'Udeur a Telese che priorita' dell'Unione, alla ripresa dei lavori parlamentari di settembre, sara' quella di affrontare subito la riforma della legge varata dal centrodestra.

Sul conflitto di interessi e' di nuovo scontro tra poli. Per non ripetere ''l'errore del '96'', quando il suo primo governo scelse di non fare alcuna legge in materia, Romano Prodi annuncia alla festa dell'Udeur a Telese che priorita' dell'Unione, alla ripresa dei lavori parlamentari di settembre, sara' quella di affrontare subito la riforma della legge varata dal centrodestra.

(di Anna Laura Bussa) (ANSA) - ROMA, 30 AGO - E la Cdl, messi da parte i toni 'soft' usati per la missione in Libano, annuncia battaglia. Forza Italia, con il portavoce di Berlusconi, Paolo Bonaiuti, avverte che si tratta solo di un tentativo per impedire al Cavaliere di rimanere in politica. Mentre per il leghista Roberto Calderoli questa accelerazione della maggioranza ''e' un ottimo segnale, perche' vuole dire che si vota presto...''. L'Unione, per nulla intimorita, avverte che comunque andra' avanti. Il segretario dei Ds Piero Fassino accusa l'opposizione di criticare il testo presentato dalla maggioranza senza neanche averlo letto. Mentre il presidente del Senato Franco Marini conviene sulla necessita' di approvare una legge al piu' presto, ma dichiara che questa non deve avere alcun intento punitivo. Dal 13 settembre insomma la commissione Affari Costituzionali della Camera, presieduta dal diessino Luciano Violante che sara' anche relatore del testo, avra' il suo bel da fare a esaminare il provvedimento che si annuncia come uno dei temi caldi della prossima stagione. La proposta di legge, presentata da tutti i capigruppo dell'Unione (primo firmatario Dario Franceschini dell'Ulivo), non piace affatto alla Cdl, che la critica anche perche' si rivolge ai soli componenti del governo e non a tutti gli amministratori pubblici e parlamentari. Come vorrebbe l'Udc. I commenti piu' duri arrivano da Forza Italia. Oltre a Bonaiuti, anche il capogruppo al Senato Renato Schifani spiega che ''la sinistra brandisce la legge sul conflitto di interessi come un'arma'' contro l'ex premier. Mentre il deputato Francesco Giro avverte di essere gia' pronto, se necessario, a cominciare uno sciopero della fame contro una pdl che definisce ''obbrobrio e schifezza giuridica''. Ma il centrosinistra fa quadrato. Il ministro dell'Interno Giuliano Amato dichiara che la legge ''va fatta'' e che ''e' nel programma''. Paolo Gentiloni, responsabile delle Comunicazioni, non ha dubbi: una nuova legge e' necessaria, dice, e sara' ''severa e giusta, non persecutoria''. Alfonso Pecoraro Scanio, ministro e leader dei Verdi, che ritiene ''indispensabile una legge moderna'', se la prende con la Cdl che considera ''allergica alle regole''. Anche il Prc, con Graziella Mascia, e il Pdci, con Pino Sgobio. non hanno dubbi sul fatto che si debba andare avanti ''senza tentennamenti''. Mentre la Rosa nel Pugno, per quanto d'accordo, non pensa che la riforma sia una priorita', come spiega Daniele Capezzone: ''Prima si facciano altre liberalizzazioni per far capire che vogliamo davvero cambiare il volto di questa societa''. Una posizione ripresa anche dal capogruppo Rnp alla Camera Roberto Villetti, che invita a risolvere la questione ''ma senza colpi bassi''. An, Udc e Dc pero' sono contro. Per il capogruppo alla Camera del partito di Fini, Ignazio La Russa, la maggioranza tira in ballo la questione del conflitto di interessi perche' ''l'unico collante'' che ha e' l'anti-berlusconismo. E per il centrista Marco Follini ''una legge ci vuole'' ma non deve essere ''una punizione''. Piu' 'radicale' Gianfranco Rotondi che annuncia sin da ora il no della sua Dc ''a qualsiasi legge sul conflitto di interessi scritta dai signori della sinistra''. Lo scontro insomma e' appena cominciato e l'appuntamento e' per il 13 settembre quando Violante, che non vuole anticipare nulla della sua relazione, dara' il via all'esame del testo. Nell'attesa il ministro per le Riforme Vannino Chiti prova a mettere in chiaro le cose: ''Quella che l'Unione intende varare non sara' una legge liberticida''. Ma sara' una norma ''seria e coerente con quelle degli altri Paesi''.

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