«La guerra tra Israele e Gaza ha avuto un grave impatto sui giornalisti da quando Hamas ha lanciato il suo attacco senza precedenti contro Israele il 7 ottobre e Israele ha dichiarato guerra al gruppo militante palestinese, lanciando attacchi sulla Striscia di Gaza bloccata». È questo l'allarme lanciato dal Committee to Protect Journalists.
«Al 6 novembre 2023 - prosegue la nota - le indagini preliminari del Cpj hanno mostrato che almeno 36 giornalisti e operatori dei media erano tra i circa 11.000 uccisi dall'inizio della guerra il 7 ottobre, con più di 9.700 morti palestinesi a Gaza e in Cisgiordania e 1.400 morti in Israele. Le Forze di Difesa Israeliane (Idf) hanno dichiarato alle agenzie di stampa Reuters e France Press di non poter garantire la sicurezza dei loro giornalisti che operano nella Striscia di Gaza, dopo che le due agenzie avevano chiesto assicurazioni che i loro giornalisti non sarebbero stati presi di mira da attacchi israeliani, come riferito dalla Reuters il 27 ottobre».
Secondo quanto riporta il Cpj 31 degli operatori dei media rimasti uccisi erano palestinesi, quattro israeliani e uno libanese. Inoltre otto giornalisti sono rimasti feriti, tre sono stati dati per dispersi e otto reporter sono stati arrestati.
«Il Cpj sottolinea che i giornalisti sono civili che svolgono un lavoro importante durante i periodi di crisi e non devono essere presi di mira dalle parti in conflitto», ha detto Sherif Mansour, coordinatore del programma Medio Oriente e Nord Africa del Cpj. «I giornalisti di tutta la regione stanno facendo grandi sacrifici per coprire questo conflitto straziante. Quelli di Gaza, in particolare, hanno pagato, e continuano a pagare, un tributo senza precedenti e affrontano minacce esponenziali. Molti hanno perso colleghi, famiglie e strutture mediatiche, e sono fuggiti in cerca di sicurezza quando non c'è un rifugio sicuro o un'uscita».
I nomi di tutti i reporter che hanno perso la vita nel corso della guerra tra Israele e Gaza è disponibile sul sito web del Cpj.