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Componenti Fnsi 03 Nov 2008

Crisi Casagit, Stampa Democratica e Quarto Potere: “Nessun intervento sulle tasche dei colleghi”

Domani si riunisce il CdA della Casagit per valutare la grave situazione dei conti: un rosso nel bilancio 2008 per 3,9 milioni di euro e “oneri pregressi” per 14 milioni. Stampa Democratica e Quarto Potere, che non hanno mai avuto responsabilità nella gestione della Casagit, invitano il CdA a non prendere nessuna decisione che tocchi le tasche dei colleghi in alcun modo. Va avviata un’indagine accurata, anche regione per regione, per capire le cause esatte che hanno determinato questa situazione ed eliminare le aree di spreco.

Domani si riunisce il CdA della Casagit per valutare la grave situazione dei conti: un rosso nel bilancio 2008 per 3,9 milioni di euro e “oneri pregressi” per 14 milioni. Stampa Democratica e Quarto Potere, che non hanno mai avuto responsabilità nella gestione della Casagit, invitano il CdA a non prendere nessuna decisione che tocchi le tasche dei colleghi in alcun modo.
Va avviata un’indagine accurata, anche regione per regione, per capire le cause esatte che hanno determinato questa situazione ed eliminare le aree di spreco.

Qui di seguito il documento integrale di Stampa Democratica e Quarto Potere. Una cura seria ed efficace per i conti malati della nostra Cassa sanitaria Oneri pregressi per 14 milioni di euro, che vanno a erodere una bella fetta delle riserve. E, soprattutto, un rosso nel bilancio 2008 di 3,9 milioni. I conti della Casagit sono molto preoccupanti. Potrebbero diventare drammatici nel giro di pochissimi anni, se non si eliminano alla radice i motivi veri delle perdite. Ecco perché Stampa Democratica e Quarto Potere, che non hanno mai avuto ruoli di responsabilità nella gestione di Casagit, chiedono un piano di interventi serio, equo, efficace per riportare in salute la Cassa di assistenza sanitaria dei giornalisti. Un piano che non deve assolutamente toccare le tasche dei colleghi ed elimini invece sprechi e inefficienze reali. Gli aspetti tecnici. I vertici della Casagit hanno annunciato giovedì scorso di aver adottato il criterio di contabilizzazione del proprio bilancio per competenza (entrate e uscite attribuibili all'anno) invece che per cassa (entrate e uscite avvenute nell'anno), come era invece stato per i 33 precedenti anni di vita della Cassa. Una decisione certamente moderna, che sarebbe anzi dovuta arrivare ben prima. E che dovrebbe sposarsi anche con la pratica trasparente della certificazione del bilancio da parte di una società specializzata, come avviene per moltissimi enti pur non obbligati dalla legge alla certificazione. Il passaggio al criterio per competenza ha comportato anche il ricalcolo di tutti gli esercizi precedenti, e la "scoperta" di perdite pregresse per 14 milioni che saranno coperte grazie ai fondi delle riserve di cui la Cassa dispone. Le perdite gravi. A far riflettere dev'essere però ancor più il dato dell'attuale squilibrio tra entrate e uscite. Con una perdita pari per quest'anno a 3,9 milioni. Una perdita dirompente che non può essere stata improvvisa ma che si è evidenziata solo ora anche grazie al nuovo sistema di redazione del bilancio per competenza. Come a dire che, se il vecchio sistema contabile ha falsato tutti i 33 anni precedenti, con ogni probabilità sono stati gli ultimissimi anni a pesare di più sul totale dei 14 milioni di oneri pregressi. Infatti il trend del segno negativo nella somma tra entrate e uscite è degli ultimi anni. Non a caso, la perdita del 2008 è in linea con quella del 2007. Ma quali sono le ragioni concrete dello squilibrio tra contributi versati dai giornalisti e uscite per prestazioni? Il rallentamento del numero di colleghi contrattualizzati e la riduzione delle retribuzioni medie, certo, spiegano in parte il fenomeno. Così come il mancato rinnovo contrattuale da oltre tre anni e mezzo (ogni punto percentuale di incremento retributivo porta alla Cassa circa 750 mila euro). Ma esiste anche e soprattutto una dinamica di crescita della spesa per prestazioni che nell’ultimo periodo è andata al di là delle previsioni, anche al netto dell'invecchiamento della popolazione dei giornalisti. Ed è in primo luogo su questo punto che bisogna intervenire con serietà. Cosa fare. Per rimettere a posto i conti della Casagit nell'arco di un biennio sarebbe necessario un risparmio del 10%? Questo obiettivo però non dovrà e non potrà essere raggiunto ricorrendo a facili misure che colpiscano indiscriminatamente gli stipendi e i bilanci familiari dei colleghi, già messi a durissima prova dalla perdita del potere d'acquisto delle retribuzioni e da una crisi economica che coinvolge e colpisce tutti. Stampa Democratica e Quarto Potere chiedono agli attuali vertici della Cassa, che andranno a naturale scadenza a metà del prossimo anno, di assumersi le proprie responsabilità con il massimo della trasparenza, di procedere con un'indagine accurata regione per regione in modo tale che si evidenzino le aree di "debolezza" e soprattutto di spreco e inefficienza del nostro sistema di assistenza sanitaria, Va condotta un'analisi capillare delle tipologie di prestazioni, dei regimi di convenzione che dovrà permettere la predisposizione di un piano serio e mirato, capace di riportare la “salute piena” nei conti della Cassa dei giornalisti, con trasparenza e con la condivisione dell'intera categoria.

@fnsisocial