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Cdr 23 Apr 2015

Corriere della Sera, il Cdr all'assemblea dei soci: “Il nuovo direttore difenda l'occupazione”

Il Comitato di redazione del Corriere della Sera scrive ai lettori nel giorno dell'assemblea dei soci chiamata oggi ad importanti decisioni, tra cui l'indicazione del nuovo direttore dopo l'addio annunciato da Ferruccio De Bortoli quasi 9 mesi fa.

Il Comitato di redazione del Corriere della Sera scrive ai lettori nel giorno dell'assemblea dei soci chiamata oggi ad importanti decisioni, tra cui l'indicazione del nuovo direttore dopo l'addio annunciato da Ferruccio De Bortoli quasi 9 mesi fa.

Ecco di seguito il testo integrale del comunicato.

“Cari lettori,
oggi per il Corriere della Sera è una giornata molto importante: si riunisce l'assemblea dei soci che approverà il bilancio 2014 e nominerà il nuovo consiglio di amministrazione. Siamo a un momento di svolta per il nostro e vostro giornale.
Come primo atto, il board dovrà scegliere il futuro direttore del Corriere. Nel luglio scorso il vertice di Rcs Mediagroup ha deciso che il mandato di Ferruccio de Bortoli sarebbe terminato a fine aprile di quest'anno. Mai prima d'ora era stata annunciata con un anticipo di nove mesi la fine di una direzione. Questo ha creato una situazione di incertezza che non ha compromesso la qualità del giornale solo grazie alla professionalità dimostrata dalla redazione e dalla direzione. In una fase così delicata, il Comitato di redazione del Corriere della Sera, in rappresentanza di tutti i giornalisti della testata, chiede al nuovo Cda e agli azionisti di Rcs Mediagroup di procedere nel più rapido tempo possibile all'indicazione del nuovo direttore, così da poter attivare la procedura di nomina come regolato dagli accordi vigenti dal 1977.
Il Cdr chiede che la scelta rispetti i valori contenuti nello statuto del Corriere della Sera. Il nuovo direttore dovrà preservare l'autorevolezza, l'indipendenza e la libertà di questo giornale, evitando commistioni tra marketing o pubblicità e informazione giornalistica. Dovrà avere un mandato pieno, non a termine. Inoltre dovrà salvaguardare i livelli occupazionali e la centralità della redazione del Corriere: anche da questo dipende la qualità dell'informazione che offriamo tutti i giorni, su carta, online o sulle varie piattaforme digitali.
Per noi, cari lettori, questi sono requisiti fondamentali, inderogabili”.

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