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Editoria 05 Dic 2006

Corrado Calabrò, presidente AgCom: ''Agenzie stampa fondamentali per pluralismo'' Siddi: “Importante presa di posizione”

''La funzione delle agenzie di stampa è fondamentale per un'informazione attenta e tempestiva. Sono la base su cui si costruisce tutta la sequenza informativa. Quindi, tutto quello che favorisce un'efficace e più vasta informazione è vista con favore dall'autorità, perché solo in questo modo si garantisce in concreto il pluralismo''.

''La funzione delle agenzie di stampa è fondamentale per un'informazione attenta e tempestiva. Sono la base su cui si costruisce tutta la sequenza informativa. Quindi, tutto quello che favorisce un'efficace e più vasta informazione è vista con favore dall'autorità, perché solo in questo modo si garantisce in concreto il pluralismo''.

Lo ha detto, in un'intervista all'Asca, il presidente dell'Authority per le comunicazioni, Corrado Calabrò, commentando i tagli alla finanziaria che alla Camera hanno colpito il settore dell'editoria, ed in particolare le agenzie. Calabrò ha sottolineato che ''a un notevolissimo accrescimento della capacità trasmissiva, grazie alla moltiplicazione dei mezzi di comunicazione di massa, non è corrisposto un arricchimento di contenuti. L'esperienza ci dice che spesso l'autorità si confronta con gli operatori delle comunicazioni e con i consumatori già a livello di agenzia dove intavola quella dialettica che dà trasparenza alla nostra azione, rende comprensibili le linee guida che stiamo tracciando e ci dà il polso sull'effetto dei nostri interventi sul mercato''. Il presidente dell'AgCom si è anche soffermato sulla vertenza per il rinnovo del contratto dei giornalisti. ''Attraversiamo una fase di transizione con tutte le incertezze e le perplessità che questo comporta'', ha osservato Calabrò. ''Gli editori in parte si sono adeguati all'evoluzione rapidissima delle nuove tecnologie e dei nuovi mezzi di comunicazione e tra questi la free press. Indubbiamente, per certi versi hanno fatto un lavoro apprezzabile''. In particolare sul contratto, ''mi sembra di cogliere nell'atteggiamento degli editori - ha notato Calabrò - una posizione di attesa rispetto ai prossimi sviluppi del mondo editoriale che sono incerti perché non si sa quale mezzo di comunicazione prenderà più piede, quale verrà sostituito, quale dovrà essere integrato''. Tuttavia, ha fatto presente, ''non si può stare nel guado a tempo indeterminato. Penso che sia l'una che l'altra categoria ne siano perfettamente consapevoli. Prima o poi, ne sono sicuro, si determinerà una convergenza di obiettivi che permetterà di riprendere un rapporto costruttivo tra editori e giornalisti''. Calabrò ha anche precisato, che pur avendo l'Agcom ereditato alcune delle funzioni del garante dell'editoria, compito primario dell'autorità è la tutela del pluralismo dell'informazione ''e fino a quando questo non viene minacciato credo che non abbiamo titolo per un apposito intervento sul contratto. Ovviamente - ha ribadito - l'auspicio è che questa fase di transizione e di incertezza si risolva al più presto con una convergenza di visioni''. (ASCA) ''La presa di posizione di una autorità di garanzia importante come il presidente di AgCom, Corrado Calabrò, è di grande rilievo''. Franco Siddi, presidente della Fnsi, così commenta l'intervista rilasciata all'Asca dallo stesso Calabrò, presidente dell'autorità di garanzia delle comunicazioni. Per Siddi ''è importante la sottolineatura del ruolo delle agenzie di stampa ed il riconoscimento del valore del pluralismo nell'informazione primaria che esse garantiscono. Su di loro - aggiunge - si basa il lavoro di tutti gli strumenti di informazione ed è dunque lì che va, anzitutto, garantito il pluralismo''. Il presidente della Fnsi interviene anche sulla valutazione che Calabrò ha fatto della vertenza contrattuale che oppone i giornalisti alla Fieg. ''Anche le autorità di garanzia - osserva - indicano che il contratto di lavoro è una necessità del sistema, per poter operare entro regole certe per tutti i soggetti. Se per i giornalisti quelle del loro lavoro sono fondamentali, è altrettanto importante per le imprese poter contare su carte condivise in materia anche di organizzazione del lavoro, nella garanzia dell'autonomia intellettuale della professione giornalistica''. ''Per poter guardare al futuro ed alle sfide che ci attendono - conclude Siddi con riferimento alle affermazioni di Calabrò - occorre saper ragionare e concertare tra le parti sociali. Va ripreso il confronto, negato sin qui dalla Fieg. A meno che qualcuno non immagini che il quarto potere sia uno strumento nelle mani della classe imprenditoriale per pesare nei rapporti politici e non, invece, un contropotere del sistema democratico per dare voce ai cittadini''. (ASCA)

@fnsisocial

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