Convegno a Ragusa sull'omicidio dimenticato del giornalista Spampinato: premio Saint Vincent alla memoria del corrispondente de "L'Ora"

Una storia vera e dimenticata, quella di Giovanni Spampinato, corrispondente da Ragusa del quotidiano L'Ora di Palermo, ucciso a venticinque anni, il 27 ottobre 1972, nella sua citta', verra' riportata d'attualita', 35 anni dopo, da due iniziative di questi giorni: il Premio Saint Vincent 2007 alla memoria; un convegno che si svolgera' a Ragusa domani per iniziativa del Premio Mario Francese e dell'Ordine dei Giornalisti della Sicilia

Al convegno partecipera' anche il presidente della Commissione antimafia Francesco Forgione, che illustrera' la proposta di istituire per legge ''un giorno della memoria'' in ricordo degli unici giornalisti italiani uccisi per mafia e terrorismo: Cosimo Cristina (1960), Mauro De Mauro (1970), Giovanni Spampinato (1972), Carlo Casalegno (1977), Giuseppe Impastato (1978), Mario Francese (1979), Walter Tobagi (1980), Giuseppe Fava (1984), Giancarlo Siani (1985), Mauro Rostagno (1988) e Giuseppe Alfano (1993). Indagando su un oscuro delitto, Spampinato, giovane corrispondente di una citta' del profondo Sud scopre strani intrecci fra mafia ed eversione nera. Incontra superlatitanti ricercati per le stragi di Stato che girano tranquillamente nella sua citta', Ragusa, insieme a strani personaggi legati al principe Junio Valerio Borghese. Si imbatte in un truce delitto, assolutamente atipico per la quiete bucolica del piccolo centro, un'esecuzione che fa pensare a stile e matrice mafiosi. Individua una pista che porta dentro il Palazzo di Giustizia. Cerca di scoprire con cosa ha a che fare. Per fermarlo, il principale sospettato lo uccide, e dopo 35 anni le indagini sull'altro delitto brancolano ancora nel buio. La Giuria del Premio Saint Vincent 2007 ha deciso di assegnare il prestigioso riconoscimento alla memoria a Giovanni Spampinato, ''riconoscendo in lui la memoria di tutte le altre vittime per mano di mafia''. Il convegno di Ragusa si propone di riflettere sulla storia di Spampinato e sul calvario che incontrano tuttora i cronisti locali ogni volta che si imbattono su una notizia sgradita a un centro di potere. La storia di Giovanni Spampinato, ha detto il presidente della Fnsi, Franco Siddi, resta tutt'oggi emblematica, e' la storia di ''un giovane giornalista che non si fermava davanti agli ostacoli e agli impedimenti che si incontrano quando si vuole dare una conoscenza chiara di fatti e misfatti''. (ANSA)