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Appuntamenti 19 Gen 2012

Contro il vulnus alla libertà di stampa tutti attorno al “Gazebo per il pluralismo”

Centinaia di persone, di colleghe e di colleghi hanno preso parte alla manifestazione attorno al “Gazebo per il pluralismo” in piazza del Pantheon a Roma organizzata dal 'Comitato per la libertà e il diritto all'informazione, alla cutura e allo spettacolo'. Attorno a tende montate in fretta nella piazza si sono raccolti giornaliste e giornalisti di quelle testate che, per i drastici tagli del Fondo dell’editoria presso la Presidenza del consiglio dei ministri, non sono più in grado di andare avanti rischiando fortemente la chiusura o, in second’ordine, la sospensione delle pubblicazioni.

Centinaia di persone, di colleghe e di colleghi hanno preso parte alla manifestazione attorno al “Gazebo per il pluralismo” in piazza del Pantheon a Roma organizzata dal 'Comitato per la libertà e il diritto all'informazione, alla cutura e allo spettacolo'. Attorno a tende montate in fretta nella piazza si sono raccolti giornaliste e giornalisti di quelle testate che, per i drastici tagli del Fondo dell’editoria presso la Presidenza del consiglio dei ministri, non sono più in grado di andare avanti rischiando fortemente la chiusura o, in second’ordine, la sospensione delle pubblicazioni.

Questo è il caso di giornali come Liberazione, il manifesto, L’Unità, Terra, Rinascita e tante altre che ruotano attorno al mondo delle idee, cooperativo, non profit e politico. Una galassia che sfiora circa cento testate e che raccoglie tra giornalisti, poligrafici, amministrativi e lavoratori dell’indotto circa quattromila persone.
Alla iniziativa, che ha voluto lanciare un nuovo disperato Sos al Presidente Monti e al suo Governo, hanno partecipato non solo i colleghi dei giornali interessati e promotori della giornata di lotta, ma anche il presidente della Fnsi, Roberto Natale, il segretario generale aggiunto del sindacato dei giornalisti, Giovanni Rossi, il presidente di Mediacoop Mario Salani, il segretario dell’Slc-Cgil Massimo Cestaro e rappresentanti dell’Associazione Stampa Romana, delle Rsu delle varie aziende sotto pressione e dei cdr e dei fiduciari di redazioni delle testate così duramente colpite.
Quello che ci si aspetta è un intervento che, da una situazione determinata dalla decisione di tagliare drasticamente i finanziamenti ai giornali, passi all’utilizzo del cosiddetto Fondo Letta per arrivare ad una riforma del settore che dia certezza a giornali veri che occupano veri giornalisti.
In ballo non c’è solo un cospicuo numero di posti di lavoro ma c’è un dolorosissimo vulnus alla democrazia del nostro Paese attraverso l’eliminazione di importanti e decisive voci del pluralismo dell’informazione e delle minoranze etnico-linguistiche del nostro Paese per non dimenticare i danni prodotti per l’informazione dei nostri connazionali all’estero. IN PIAZZA DALLE 11 ORGANIZZATO DAL COMITATO PER LA LIBERTÀ
OGGI AL PANTHEON "GAZEBO DEL PLURALISMO"
AL CENTRO LA DIFESA DELLA DEMOCRAZIA E DEI POSTI DI LAVORO
Decine di testate e migliaia di posti lavoro, questa è la posta in gioco. In queste ore decisive per la sorte dell'editoria finanziata pubblicamente, serve la mobilitazione di tutti e uno sforzo comune per ottenere che il Governo Monti trovi quei pochi spiccioli che darebbero una boccata di ossigeno al settore in attesa di una sua strutturale riforma. Il Comitato Regionale per la Libertà di Informazione chiama quindi a raccolta tutti i lavoratori interessati e i cittadini domani dalle ore 11 alle 15 a piazza del Pantheon dove il Comitato impianterà un gazebo.
La manifestazione è stata organizzata in coincidenza con la riunione della Commissione Bilancio Tesoro e Programmazione della Camera dei Deputati che dovrebbe inserire il finanziamento nel cosiddetto Milleproroghe.
Alle 11.30 il Comitato e i lavoratori terranno una conferenza stampa per illustrare la situazione e le iniziative previste in collaborazione con tutti i sindacati e le associazioni di settore.

 

EDITORIA: GIULIETTI-VITA, DECINE TESTATE STANNO PER CHIUDERE

'La commissione cultura della Camera alla unanimita' ha chiesto al governo di rispettare gli impegni assunti in materia di fondi per la editoria e la emittenza. La commissione ha anche ribadito la disponibilita' a votare subito i nuovi pi rigorosi criteri per la distribuzione dei fondi medesimi. Questa disponibilita' riguarda, come il governo ben sa, sia la Camera sia il Senato''. Lo dichiarano BeppeGiulietti, portavoce di Art.21 e Vincenzo Vita, senatore Pd ''Quello che non si puo' fare - proseguono i parlamentari - e' fingere di non sapere che nel frattempo stanno gia' per chiudere decine di testate e di emittenti, e tra queste nessuna di quelle finte. Dal momento che il governo, sino a questo momento, non ha ancora inserito nelle liberalizzazioni alcuna misura concreta per liberalizzare anche il settore dei media, non vorremmo che, per la ennesima volta, i muscoli venissero mostrati solo a chi ha il torto di avere un editore con il nome e cognome sbagliato''. 'Ci auguriamo - conclude la nota - che tutte le piazze mediatiche vogliano dare spazio alla protesta di tanti giornalisti che hanno sempre dato la loro attiva solidarieta' a tutte le iniziative contro ogni forma di bavaglio e di censura''.(ANSA) - ROMA, 19 GEN -

 

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