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Appuntamenti 15 Giu 2011

Consulta freelance dell’Asr venerdì 17 giugno alle 11.30

I primi dati del questionario della consultaAccordo Asr-stampa parlamentare su accesso sala stampa camera e senatoI nuovi membri delle commissioni lavoro autonomo regionale e nazionale

I primi dati del questionario della consulta
Accordo Asr-stampa parlamentare su accesso sala stampa camera e senato
I nuovi membri delle commissioni lavoro autonomo regionale e nazionale

Venti lanci al mese per un compenso di 400 euro lordi, mentre un co.co.co che lavora per France Press ne prende duemila al mese; articoli pagati anche dopo un anno, ma la media, anche dei periodici più diffusi a livello nazionale, è tra i 60 e i 90 giorni, e in estate i tempi di pagamento si allungano; co.co.co pagati a pezzo senza un fisso mensile, e per giunta con l’esclusiva; lettere d’incarico inesistenti oppure “capestro”, che costringono i collaboratori ad accettare le condizioni imposte, come per esempio tra i 7 e i 15 euro ad articolo, cessione dei diritti d’autore, anche se il pezzo non viene pubblicato (e non pagato). E poi: articoli che giacciono anche 7 mesi in attesa di… non essere mai pubblicati. Professionisti che guadagnano  cinquemila euro lordi l’anno, pur lavorando, non saltuariamente, per testate nazionali.  Di rimborsi spese nemmeno a parlarne, mentre il versamento del contributo del 2% all’Inpgi2 viene ignorato anche dalle principali testate nazionali.

Sono alcuni dati preliminari che emergono dalle risposte ai questionari compilati da circa 80 freelance e collaboratori del Lazio, nell’ambito dell’indagine avviata già l’anno scorso a livello nazionale dalla Commissione nazionale lavoro autonomo FNSI per monitorare le condizioni di lavoro di quella che è ormai la maggioranza dei giornalisti italiani. Una settantina le testate citate nei questionari, tra quotidiani regionali e nazionali, periodici, radio, tv, online.

In vista della riunione che si terrà entro l’estate tra freelance del Lazio, Commissione nazionale lavoro autonomo e Comitati di redazione, l’Assemblea ha deciso di riunirsi nuovamente per approfondire i risultati dei questionari e formulare proposte mirate. L’incontro è previsto per il giorno 17 giugno alle ore 11.30 a Stampa Romana, in piazza della Torretta n. 36, primo piano.

ACCESSO PER I FREELANCE ALLA SALA STAMPA DI CAMERA E SENATO

Nel frattempo l’Asr e l’Associazione Stampa Parlamentare hanno stipulato un accordo per l’accesso dei colleghi Freelance alla sala stampa di Camera e Senato. L’Asr istituirà un apposito registro dei colleghi senza testa di appartenenza e provvederà di volta in volta ad accreditarli per il tempo necessario allo svolgimento dei lavoro parlamentari. L’Asr, entro la prossima settimana, provvederà a informare compiutamente i colleghi.

ELEZIONE DELEGATI IN COMMISSIONE LAVORO AUTONOMO

L’Assemblea dei giornalisti freelance, autonomi e parasubordinati del Lazio, al posto di Natalia Marra, ha eletto come sua delegata in Commissione nazionale lavoro autonomo la collega Raffaella Cosentino e, come delegata in Commissione regionale lavoro autonomo la collega Solen De Luca.

Giornalisti e lavoro autonomo
La Consulta regionale del Sindacato Giornalisti del Trentino Alto Adige
incontra Enrico Ferri, presidente Commissione lavoro autonomo Fnsi

Diritti e regole del lavoro autonomo giornalistico sono stati al centro dell’odierno incontro del Consiglio direttivo e della Consulta del Sindacato Giornalisti del Trentino Alto Adige, riuniti oggi al Circolo della Stampa di Bolzano con i rappresentanti dei comitati di redazione e degli organismi regionali del lavoro autonomo giornalistico. All’incontro ha preso parte Enrico Ferri, presidente della Commissione lavoro autonomo della Federazione nazionale della stampa italiana.
L’appuntamento rientra in un’operazione ascolto che viene fatta in tutta Italia per incontrare i comitati di redazione e fare il punto sul lavoro svolto dalla commissione che si è insediata l’estate scorsa per tutelare e regolamentare il lavoro precario giornalistico. "Ci sono alcuni interventi – ha puntualizzato Ferri – che possono essere risolti dal contratto (la cui trattativa per il rinnovo è in fase avanzata), altri con accordi aziendali, altri ancora a livello ordinistico, altri infine debbono essere risolti a livello legislativo".
E proprio in una regione a statuto speciale, ha sottolineato, è possibile verificare percorsi legislativi in grado di aiutare i lavoratori autonomi in caso di disoccupazione, anticipando anche la legislazione statale ed approfittando anche della delega in materia di ammortizzatori sociali.
"Per difendere la dignità del lavoro autonomo – ha concluso Ferri – non si possono accettare compensi non dignitosi che arrivano a delle punte minime di 0,50 centesimi di euro a pezzo, nell’area web, ma, invece, facendo appello all’articolo 36 della Costituzione, pretendere un compenso minimo garantito agganciato a quanto prevede il contratto nazionale di riferimento".

@fnsisocial

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