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Governo 12 Ott 2007

Consiglio dei Ministri, approvato il Ddl sul Welfare Damiano: “Fine alla disparità nel lavoro precario anche nel settore editoria” Il segretario generale Fnsi: "Un provvedimento molto positivo"

Il ddl sul welfare, approvato oggi dal Consiglio dei Ministri, recepisce un accordo sull'editoria. Lo rende noto il ministro del Lavoro Cesare Damiano. "La proposta del ministero, accolta da giornalisti ed editori - spiega Damiano - mette fine ad una disparità di condizioni nel cosiddetto lavoro flessibile o precario del settore.

Il ddl sul welfare, approvato oggi dal Consiglio dei Ministri, recepisce un accordo sull'editoria. Lo rende noto il ministro del Lavoro Cesare Damiano. "La proposta del ministero, accolta da giornalisti ed editori - spiega Damiano - mette fine ad una disparità di condizioni nel cosiddetto lavoro flessibile o precario del settore.

Nell'arco dei prossimi 4 anni i contributi attualmente assestati al 12% (di cui il 10% pagato dal lavoratore del settore) ai fini pensionistici verranno portati progressivamente al 26%, due terzi dei quali pagati dalle imprese".(AGI) “E’ molto positivo che il Consiglio dei ministri abbia approvato il provvedimento contenente anche le misure relative alla previdenza e alle tutele dei giornalisti collaboratori e freelance. Il Governo rispetta, quindi, un impegno assunto dal ministro del Lavoro, Cesare Damiano, dopo le lettere di adesione della FNSI, dell’INPGI e della FIEG al documento proposto dallo stesso ministro. Il sindacato dei giornalisti si augura che le misure di armonizzazione alla normativa generale dell’INPS vengano, in tempi rapidissimi, approvate del Parlamento in modo da renderle operanti sin dall’inizio del prossimo anno. Nello stesso momento prendiamo atto dell’approvazione nel Consiglio dei ministri della riforma dell’editoria proposta dal Sottosegretario, Ricardo Franco Levi. Il provvedimento contiene misure importanti per il pluralismo dell’informazione e per lo sviluppo del sistema dei media nel suo complesso. Permangono i problemi già sollevati dalla FNSI circa le difficoltà finanziarie e occupazionali del settore e la preoccupazione per l’assenza di espliciti elementi normativi che garantiscano la trasparenza delle proprietà dei giornali. Singolare e contraddittoria risulta, in questo quadro, la conferma dei tagli ai contributi diretti, a quelli già concessi per il 2006, e la riduzione delle agevolazioni postali. Confermiamo la necessità di una radicale modifica di queste misure che avrebbero la sola conseguenza di mettere a rischio la sopravvivenza di alcune testate, specie quelle di opinione, di idee, ed edite in cooperativa. Preoccupa molto anche la prospettiva di una crisi occupazionale che aggraverebbe la già drammatica situazione determinata dai numerosi stati di crisi già presentati e da altri minacciati. Appare importante che per la prima volta, con nettezza, la stessa Federazione Italiana Editori Giornali ed il suo Presidente, Boris Biancheri, abbiano oggi espresso viva preoccupazione per i tagli. La FNSI, assieme alle Associazioni Regionali di Stampa e ai Cdr dei giornali di opinione, attuerà nei prossimi giorni le iniziative di mobilitazione già decise, seguendo con la massima attenzione l’iter parlamentare dei provvedimenti.”

@fnsisocial

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