Israele ha scelto linea dura contro un giornalista di Haaretz, condannato dopo aver ammesso di aver ricevuto clandestinamente documenti classificati come segreti di Stato. Il 5 luglio scorso Uri Blau, reporter di Haaretz, aveva chiuso con una patteggiamento il processo affermando di non aver avuto mai l'intenzione di colpire gli interessi nazionali israeliani.
Oggi è arrivata la sentenza, che rimanda al prossimo settembre la decisione sull'entità della pena. La vicenda risale al 2008 quando Blau pubblicò un articolo nel quale sostenne che i soldati israeliani avevano messo a termine una serie di omicidi mirati di miliziani palestinesi, violando così una pronuncia della Corte suprema in merito.
Blau si era servito di una parte delle 1.800 carte segrete che gli aveva passato la soldatessa Anat Kam, poi condannata nel 2011 a quattro anni e mezzo di carcere. Kam ha sempre affermato di aver agito per ragioni ideologiche, con l'obiettivo di mettere in cattiva luce la politica militare israeliana nei Territori occupati. "E' un grave precedente l'incriminazione di un giornalista che non ha fatto altro che il proprio lavoro", ha detto Jack Hen, legale del quotidiano israeliano, "il diritto del pubblico di sapere e la libertà di stampa sono gravemente colpiti da una decisione del genere". (TEL AVIV, 24 LUGLIO - AGI/AFP)