Commissariamento “ad acta” dell’Inpgi: Serventi, iniziative estemporanee e pericolose
Il Segretario Generale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Paolo Serventi Longhi, ha dichiarato: “L’Inpgi, che ha registrato un attivo di bilancio nel 2001 di oltre 40 milioni di Euro, suscita evidentemente l’ostilità di molti. Se è comprensibile, ma va respinto con la più grande determinazione, il tentativo degli editori di ridurre le sanzioni per le violazioni contributive, appaiono estemporanee e incomprensibili le iniziative di chi tra i giornalisti si spinge fino a chiedere il commissariamento “ad acta” dell’Istituto di Previdenza. La Federazione della Stampa come ha ribadito unanimamente la giunta federale nell’ultima riunione, difende il diritto dell’Istituto di Previdenza di applicare regole autonome al sistema delle sanzioni nei confronti delle imprese inadempienti. L’Inpgi e la Fnsi erano e restano disponibili a trovare un’intesa con la Fieg, ma all’interno di precise regole di tutela della solidarietà dei giornalisti. Ha fatto bene, quindi, il Presidente Cescutti ha giudicare non condivisibile la sentenza della Cassazione che vorrebbe imporre all’Inpgi sanzioni estremamente ridotte, mentre la reazione della Fieg appare arrogante e rissosa. Che a sostegno degli editori scenda in campo il Presidente dell’Ordine della Lombardia Franco Abruzzo che chiede il Commissariamento dell’Inpgi per ottenere dal Governo eccessivi sconti per le aziende e la libertà di cumulo tra pensione e reddito da lavoro, stupisce ed addolora per la storia del collega e per il ruolo che ricopre. Sono certo che il Ministero del Lavoro, come in altre circostanze e per altre iniziative, respingerà la richiesta. Occorre però che la categoria dei giornalisti si prepari ad uno scontro duro in difesa dell’autonomia e dell’efficienza del proprio Istituto di Previdenza”.