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Editoria 22 Lug 2006

".Com" ha sospeso le pubblicazioni e ha richiesto lo stato di crisi. Grande amarezza della redazione: "Speriamo di tornare in tempi brevi"

"È con estrema amarezza che prendiamo, speriamo solo temporaneamente, congedo dai nostri lettori": lo scrive la redazione di '.Com' che sottolinea di aver "appreso nella giornata di venerdì, per tramite del Direttore, la decisione del presidente della cooperativa che ci edita di sospendere le pubblicazioni di .Com e di richiedere lo stato di crisi".

"È con estrema amarezza che prendiamo, speriamo solo temporaneamente, congedo dai nostri lettori": lo scrive la redazione di '.Com' che sottolinea di aver "appreso nella giornata di venerdì, per tramite del Direttore, la decisione del presidente della cooperativa che ci edita di sospendere le pubblicazioni di .Com e di richiedere lo stato di crisi".

"Decisione che finora, peraltro, non ci è stata ancora ufficializzata, non essendoci stata fatta pervenire alcuna comunicazione scritta da parte dell'editore". Secondo i giornalisti "per l'ennesima volta è stato dunque ignorato chi fino a questo momento ha portato avanti 'la causa' di .Com, lavorando anche online una volta venuta meno la disponibilità di Litosud a stamparci". I giornalisti denunciano anche "una gestione irresponsabile della cooperativa, anche un forte disinteresse da parte dell editore verso la dignità professionale e anche personale di tutti noi lavoratori. La situazione a cui siamo arrivati è infatti figlia di mesi di promesse, tentennamenti e illusioni, rivelatesi false, che hanno creato un clima difficile e penoso per ognuno di noi". La redazione conclude augurandosi "di poter tornare in tempi brevi a scrivere sulle pagine di .Com, supportati da una gestione trasparente e che punti a investire su di noi e sul giornale per offrire ai lettori una qualità sempre maggiore". (ANSA) "L'avventura di questo .Com è iniziata il 5 novembre del 2003 e oggi si interrompe. Ci auguriamo che possa riprendere presto, ma non siamo in grado di fare previsioni. La realtà è che il giornale sospende le sue pubblicazioni sia cartacee che online a tempo indeterminato". Lo annuncia il direttore del quotidiano, Gianluca Marchi, in un editoriale che sarà pubblicato domani e il cui testo è stato anticipato. Marchi ricorda che la Abrond House, società cooperativa che edita il giornale, "è stata coinvolta in un'inchiesta giudiziaria insieme ad altre persone con responsabilità in alcune società editrici. L'udienza preliminare per queste vicende è stata fissata al prossimo 13 ottobre". Senza entrare nel merito della vicenda giudiziaria, il direttore ricorda che "sul giornale e sui suoi lavoratori si sono riverberati quelli che potremmo definire gli 'effetti collateralì", e cioè "blocco totale dell'operatività della società per circa due mesi e sospensione, a tempo indeterminato, dell'erogazione dei contributi pubblici maturati (relativi al 2004), una parte dei quali potrebbero risultare compromessi a seguito dei reati contestati. L'effetto è stato il rapido esaurimento delle poche risorse disponibili e l'impossibilità per la presidente della cooperativa, ritornata operativa solo da un paio di settimane, di reperire le sostanze necessarie a proseguire l'attività di .Com. Così l'Editore è giunto alla conclusione di non poter intraprendere altra strada che quella di chiedere lo stato di crisi, con relativa messa in cassa integrazione dei dipendenti. Procedura che verrà attuata dalla prossima settimana". "La speranza - dice ancora Marchi - è che nel giro di pochi mesi possa essere trovata una soluzione che consenta a .Com di riprendere il suo corso. Per tutti noi, a cominciare da chi scrive, è comunque un giorno molto triste". Il direttore rivendica di aver realizzato con la redazione "un giornale corsaro, non schierato a priori da nessuna parte, che ha criticato (spesso), che ha divertito (talvolta), che ha fatto arrabbiare molti personaggi importanti, che ha sbagliato (speriamo non troppo), ma che è stato di pungolo verso le articolate realtà del mondo della comunicazione". (ANSA)

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