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Il Cdr Periodici Rcs MediaGroup al fianco dei colleghi di Novella 2000 e Visto
Cdr 27 Lug 2017

Chiusura Visibilia, il Cdr Periodici Rcs MediaGroup: «Pieno sostegno ai colleghi di Novella 2000 e Visto»

Il Comitato di redazione al fianco dei giornalisti delle ex testate Rcs dopo il comunicato sindacale del Cdr di Visibilia che denunciava le intenzioni di Daniela Santanchè di procedere alla liquidazione della Visibilia Magazine Srl.

Pieno sostegno ai giornalisti di Novella 2000 e Visto, ex testate Rcs, da parte dei colleghi del Cdr Periodici Rcs MediaGroup. «Martedì 25 luglio Daniela Santanchè ha annunciato la liquidazione della Visibilia Magazine Srl, casa editrice degli storici settimanali Novella 2000 e Visto», affermava la nota sindacale del Cdr Visibilia.

Questa vicenda, commentano i giornalisti Rcs, «sta a dimostrare che l'acquisto delle due storiche ex testate Rcs da parte della Santanchè era solo un'operazione di facciata, come già dichiarato dal Cdr Periodici Rcs quando l'editrice Visibilia aveva lanciato la sua offerta per le testate nel 2013», anno in cui Rcs le mise in vendita.

Il Cdr dei Periodici ripercorre poi le tappe del passato recente delle due riviste, così come ricostruite dal Comitato di redazione di Novella 2000 e Visto.

«Daniela Santanchè – riportano i giornalisti di Rcs MediaGroup – aveva acquisito i due giornali nel 2015 da PRS Editore, affermando di volerli far tornare ai fasti di un tempo, perché essere editrice di due testate così importanti era sempre stato il suo sogno. Di più: “Un sogno che la riempiva di orgoglio”, parole accompagnate da promesse di sostegno e di rilancio delle due testate che però sono svanite nel nulla solo sei mesi dopo, quando la Santanchè, comunicando una perdita pari a un milione di euro, ha chiesto ai suoi lavoratori un sacrifico enorme: una pesantissima cassa integrazione. I lavoratori (complessivamente 16 tra giornalisti e impiegati), sottolineando il mancato sostegno di Visibilia alle due riviste lasciate andare a se stesse, hanno accettato il sacrificio, accordandosi per la cassa integrazione, della durata di due anni, che sfiora il 45 per cento. Altissima sia per l'impatto sugli stipendi (e sulle famiglie dei lavoratori), sia per l'organizzazione del lavoro. All’atto della firma di quell’accordo la Santanchè si era dichiarata soddisfatta: la manovra, nelle sue parole, avrebbe riportato in positivo i bilanci. Nello stesso tempo diverse agenzie fotografiche e collaboratori hanno smesso di fornire servizi alle due testate, perché da mesi non vengono pagati. E, se ciò non bastasse, la Santanchè non ha versato nei tempi il Tfr dei lavoratori, chiedendo in seguito una rateizzazione per regolare le varie situazioni. E arriviamo a oggi, 25 luglio 2017. Dopo un anno di cassa integrazione La Pitonessa (nomignolo conquistato in politica), che sostiene di essere un'abile imprenditrice che tutela i lavoratori e le professionalità italiane, nella realtà fallisce la sua esperienza di editore (e imprenditore) affidando la sua società Visibilia Magazine Srl a un liquidatore».

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