Sarà un primo aprile tutt’altro che allegro per i giornalisti della sede di Parma de La Repubblica. L’azienda ha infatti comunicato al Comitato di redazione che in quella data chiuderanno la redazione e la relativa edizione online del quotidiano. Una decisione che lascia perplessi sia il Cdr che i giornalisti, che dopo il piano di risparmi votato dalla redazione chiedono conseguenti strategie di investimento.
E se il Cdr esprime «perplessità per una scelta che lancia un segnale negativo sia verso l'interno del gruppo, ma soprattutto verso l'esterno», la presidente dell’Associazione Stampa dell’Emilia Romagna, Serena Bersani commenta: «Grave è la volontà espressa dall’azienda di abbandonare l’informazione sulla piazza di Parma, tra l’altro proprio alla vigilia di elezioni amministrative che potranno rivelarsi strategiche nell’assetto politico nazionale. Ma ancora più grave del depauperamento informativo è quello professionale e umano: il sito di Repubblica Parma è gestito da oltre otto anni da giornalisti in condizione di assoluta precarietà, che ora rischiano di essere gli unici a pagare al termine di una stagione che ha visto solo tagli, nessun investimento e nessuna strategia».
Il Comitato di redazione lamenta poi che il progetto, pur avendo dimostrato negli anni di funzionare bene, non è stato adeguatamente supportato a livello commerciale. E incalza: «Nel momento in cui il giornalismo locale dimostra di saper reagire positivamente alla crisi che altrove colpisce il mondo dell'editoria decidere una ritirata in un'area economicamente avanzata del paese appare come un errore poco comprensibile».
LE REAZIONI
Il Cdr della Gazzetta di Parma: «Vicinanza e solidarietà ai colleghi»
Il Cdr della Gazzetta di Parma apprende con preoccupazione la notizia della chiusura del sito di Repubblica Parma ed esprime, a nome di tutta la redazione, vicinanza e solidarietà ai colleghi.