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Chiude il Messaggero Marche
Cdr 10 Giu 2016

Chiude il Messaggero Marche, la preoccupazione del Coordinamento dei Cdr del gruppo Caltagirone

Il Messaggero abbandona le Marche per la seconda volta in 25 anni. Dal 6 luglio chiuderà  l'unica redazione superstite, quella di Ancona, che dallo scorso anno ha quotidianamente garantito l'uscita delle edizioni di Ancona, di Pesaro e delle Marche. Il Coordinamento dei Cdr del gruppo Caltagirone Editore: «Contrari a questa scelta e preoccupati. Difenderemo la credibilità  delle testate e i diritti dei giornalisti».

Il Messaggero abbandona le Marche per la seconda volta in 25 anni. Dal 6 luglio chiuderà l'unica redazione superstite, quella di Ancona, che dallo scorso anno ha quotidianamente garantito l'uscita delle edizioni di Ancona, di Pesaro e delle Marche. Chiusura non prevista dal piano dello stato di crisi, sottoscritto da azienda e Cdr e trasmesso al ministero del Lavoro.

Il Coordinamento dei Cdr del gruppo Caltagirone Editore esprime in una nota la sua contrarietà «a questa ennesima scelta di abbandonare il territorio e di arretrare rispetto al mercato. Una politica dei tagli che da un lato indebolisce la pluralità dell’informazione e dall’altro non rappresenta una risposta adeguata alla crisi del settore».

Questa decisione «appare - prosegue il Coordinamento - in controtendenza rispetto alle scelte di altri gruppi editoriali che investono, anche in nuove tecnologie, per il rilancio del prodotto. Lo dimostra l’accordo siglato in queste ore tra Google e Fieg, la Federazione degli editori da cui invece il gruppo Caltagirone Editore ha voluto uscire. Il Coordinamento dei Cdr esprime forte preoccupazione e si riserva di mettere in atto tutte le iniziative necessarie per difendere la credibilità delle testate e i diritti dei colleghi».

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