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Editoria 06 Apr 2010

Cgil-Cisl-Uil: "No alla sospensione delle tariffe agevolate. Si apra subito un confronto con governo e imprenditori"

No di Cgil, Cisl e Uil al decreto adottato dai ministeri dello Sviluppo economico e dell'Economia che dal mese di aprile 2010 abolisce le tariffe postali agevolate per tutta l'editoria libraria, quotidiana e periodica. In una nota, Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil esprimono ''contrarietà alla misura che scarica sugli editori l'onere della differenza tra la tariffa piena e quella agevolata finora a carico dello Stato.

No di Cgil, Cisl e Uil al decreto adottato dai ministeri dello Sviluppo economico e dell'Economia che dal mese di aprile 2010 abolisce le tariffe postali agevolate per tutta l'editoria libraria, quotidiana e periodica. In una nota, Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil esprimono ''contrarietà alla misura che scarica sugli editori l'onere della differenza tra la tariffa piena e quella agevolata finora a carico dello Stato.

Le ricadute economiche del decreto andranno a colpire ulteriormente la filiera della comunicazione (carta, stampa editoria) - sottolineano i sindacati – già sconvolta da una fortissima crisi caratterizzata da un calo notevole di fatturati e volumi, all'interno di una trasformazione strutturale del modo di fruire dei vari mezzi e supporti di informazione la cui evoluzione non è ancora prevedibile. È l'ennesima iniziativa che penalizza il settore dell'editoria in assenza di un confronto fra le parti interessate su un progetto di riforma sempre annunciato e mai realizzato''. Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil, ''nell'esprimere la loro preoccupazione per i livelli occupazionali della filiera della comunicazione già fortemente compromessi, chiedono al governo e alle associazioni imprenditoriali di categoria l'apertura immediata di un confronto sul decreto per l'adozione di soluzioni sostenibili per tutti i soggetti interessati e, contestualmente, la costituzione di un tavolo permanente che interessi tutta la filiera della comunicazione''. (ANSA)  

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