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Rai 19 Gen 2007

Cdr Giornale Radio: “Rammarico per i metodi di attuazione del piano editoriale”

18 gennaio - ''Il Comitato di Redazione del Giornale Radio ha appreso dal direttore l'intenzione di nominare il collega Carlo Albertazzi caporedattore del politico. Il Cdr prende atto di tale proposta di nomina ma ritiene opportuno, in ossequio al parere preventivo di cui all'art. 34 del CNLG, esprimere profondo rammarico per i metodi di lavoro assunti dal direttore nell'attuazione del suo programma editoriale''.

18 gennaio - ''Il Comitato di Redazione del Giornale Radio ha appreso dal direttore l'intenzione di nominare il collega Carlo Albertazzi caporedattore del politico. Il Cdr prende atto di tale proposta di nomina ma ritiene opportuno, in ossequio al parere preventivo di cui all'art. 34 del CNLG, esprimere profondo rammarico per i metodi di lavoro assunti dal direttore nell'attuazione del suo programma editoriale''.

Lo sostiene il Comitato di redazione della testata, in una nota. ''In ordine alla nomina del responsabile della redazione politica, il Cdr ritiene di evidenziare: che la decisione non trova riscontro nell'approvato piano editoriale, dove si leggono parole di apprezzamento per il lavoro svolto dalla redazione politica, con l'invito a proseguire sulla strada imboccata; che la scelta mortifica le professionalità della redazione politica consolidate e stimate, tanto che all'unanimità i colleghi del politico avevano espresso gradimento per una soluzione interna; fermi restando i poteri di cui all'articolo 6, spiace constatare che il direttore non abbia per nulla tenuto in conto il parere unanime dei redattori; che la nomina apre un vuoto di organico nella redazione sportiva dove il collega Albertazzi ha svolto per quattro anni e mezzo le mansioni di vice capo redattore; un vuoto che unito al nuovo incarico che sta assumendo il collega Gentili presso altra testata e all'imminente pensionamento del collega Livio Forma, rende assolutamente necessario un immediato e contestuale reintegro, come già richiesto dalla stessa redazione sportiva''. Il Cdr pertanto, conclude la nota, ''prende atto con disappunto di quanto accaduto ed esprime forti perplessità per un metodo di relazioni sindacali che - se confermato - sembra delineare una concezione residuale e marginale della rappresentanza di base''. (ANSA)

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