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Rai 04 Ott 2007

Cda tra piano industriale e caso Santoro: “Nessuna censura, ma rispetto delle regole. Il direttore generale ha pieno mandato per prendere le iniziative necessarie”

Piena autonomia e responsabilità per i giornalisti, gli autori e i conduttori, nel rispetto delle norme, e mandato al direttore generale di prendere tutte le iniziative necessarie - eventualmente anche sanzioni, in caso di violazioni - per garantire il rispetto delle regole.

Piena autonomia e responsabilità per i giornalisti, gli autori e i conduttori, nel rispetto delle norme, e mandato al direttore generale di prendere tutte le iniziative necessarie - eventualmente anche sanzioni, in caso di violazioni - per garantire il rispetto delle regole.

È questa la posizione emersa oggi nel consiglio di amministrazione della Rai che ha discusso del piano industriale, del dibattito della scorsa settimana in Senato ma anche della puntata di Annozero di domani sera su Raidue sul caso del trasferimento del magistrato Luigi De Magistris. E il Cda riparte proprio dalle polemiche di questi giorni, sollevate in particolare dall'Udeur contro Ballarò e contro il programma di Michele Santoro. Mentre il ministro della Giustizia Clemente Mastella ha chiesto l'oscuramento del sito 'Mastella ti odio', e interviene sui costi della politica: ''Non so se siamo pagati troppo - dice -, probabilmente un po' meno del giusto''. In Rai comunque si pensa anche al futuro: tra il 2008 e il 2010 ci saranno investimenti per 2 nuovi canali sul digitale terrestre e un canale in alta definizione. "La Rai viene da 50 di una storia da leader nelle trasmissioni televisive e punta a mantenere questo primato'', ha detto il direttore generale Claudio Cappon, presentando oggi il piano industriale 2008-2010 al Cda. ''La Rai del resto è già l'azienda che ha investito di più sull'offerta digitale gratuita (80 milioni di euro) e tra il 2008 e il 2009 lanceremo su questa piattaforma due nuovi canali, potenzieremo 3 di quelli esistenti e se tutto va bene sempre nel 2009 daremo luce verde anche a un canale in alta definizione. Un investimento di qualità che porterà qualità anche all'interno dei nuovi canali Rai", ha proseguito il Dg. Ad aprire la riunione il presidente Claudio Petruccioli che dice: ''vari episodi, in particolare in trasmissioni di approfondimento, hanno recentemente suscitato polemiche'', per ''ricordare ciò che è essenziale. Date l'autonomia e la responsabilità dei giornalisti, degli autori e dei conduttori, va ribadito con forza che queste non si esercitano nel vuoto, ma nell'ambito di regole precise e conosciute''. In sostanza le leggi, gli indirizzi della Vigilanza, la Carta dei doveri e degli obblighi degli operatori del servizio pubblico radiotelevisivo. Basta questo per evitare di danneggiare ''la reputazione dell'azienda e del servizio pubblico''. Quindi ''N‚ tabù, n‚ censure, dunque, ma nessun lassismo''. Da parte sua Michele Santoro dice che ''il rispetto delle regole è un obbligo che noi abbiamo in quanto operatori del servizio pubblico: quindi ribadirlo è come scoprire l'acqua calda. Ma farlo alla vigilia di una trasmissione è un modo per dire che se le cose vanno bene siamo tutti contenti, se vanno male è colpa del giornalista''. E conclude: ''Comunque questa è la mia condizione esistenziale: la accetto e vado avanti cosi'''. (ANSA)

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