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Fnsi 03 Set 2009

Caso Avvenire: Franco Siddi: "Da Boffo gesto estremo per libertà"

“Un gesto estremo a difesa della libertà. Dino Boffo, con le sue dimissioni da direttore di Avvenire e delle altre testate cattoliche della Cei, ha risposto con un atto di grande dignità intellettuale e di libertà che merita alta considerazione e che ci addolora e – penso – addolori tutti i giornalisti che credono nel rispetto delle persone e delle idee di tutti. In questo si esprime e si misura anche lo spessore umano e professionale di Dino Boff il suo è un gesto estremo e doloroso a tutela della propria libertà, di quella del suo giornale e del suo editore particolare, i vescovi italiani.

“Un gesto estremo a difesa della libertà. Dino Boffo, con le sue dimissioni da direttore di Avvenire e delle altre testate cattoliche della Cei, ha risposto con un atto di grande dignità intellettuale e di libertà che merita alta considerazione e che ci addolora e – penso – addolori tutti i giornalisti che credono nel rispetto delle persone e delle idee di tutti. In questo si esprime e si misura anche lo spessore umano e professionale di Dino Boff il suo è un gesto estremo e doloroso a tutela della propria libertà, di quella del suo giornale e del suo editore particolare, i vescovi italiani.

Certamente, grande è il disagio per questa vicenda in cui un’informazione palesemente fatta e costruita per “pareggiare” conti improponibili, ha visto manifestarsi in forma pesante un’espressione di giornalismo che si fa arma impropria contro giornali o giornalisti non più concorrenti ma considerati nella sostanza nemici, se possibile da colpire o rimuovere. Sono convinto che i vescovi italiani e il loro giornale, i giornalisti delle testate edite dalla Cei non rinunceranno alla propria libertà di testimonianza nella propria fede e di missione editoriale secondo i propri, autonomi convincimenti. Ogni ingerenza diversa sarebbe, altrimenti, una ferita alla libertà di tutti, che vive sul pluralismo delle idee e sul rispetto delle scelte culturali, religiose e politiche di ognuno. Intimidazioni e vendette sulla stampa sono sempre ferite gravi per la libertà.”

@fnsisocial

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