Venerdì 10 ottobre l’Ordine dei Giornalisti e la Federazione nazionale della stampa presenteranno al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, il “Protocollo deontologico concernente richiedenti asilo, rifugiati, vittime della tratta e migranti” denominato “Carta di Roma”.
Con la cerimonia al Quirinale, dunque, entra a pieno titolo fra gli strumenti di lavoro del giornalismo italiano il testo che gli organismi rappresentativi della categoria hanno deciso di produrre, anche sulla base delle preoccupazioni espresse dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, dopo che alcune vicende di cronaca hanno mostrato l’esigenza di un’informazione accurata, responsabile, non sensazionalistica. Nella Carta, che fa perno sul fondamentale criterio deontologico del “rispetto della verità sostanziale dei fatti osservati”, si invitano fra l’altro i giornalisti a “adottare termini giuridicamente appropriati”, a “evitare la diffusione di informazioni imprecise, sommarie o distorte” e “comportamenti superficiali e non corretti, che possano suscitare allarmi ingiustificati”. I soggetti promotori, oltre ad impegnarsi per l’inserimento delle tematiche relative all’immigrazione tra gli argomenti di formazione dei giornalisti, sono chiamati ad istituire un Osservatorio indipendente, d’intesa con istituti universitari e di ricerca e altri organismi, che sottoponga a periodico monitoraggio l’evoluzione del fenomeno. Su questi temi l’Ordine nazionale dei giornalisti e la Fnsi organizzeranno entro l’anno un convegno nazionale, a cui saranno invitate forze sociali e politiche, per illustrare nel dettaglio la Carta di Roma, la sua finalità e la sua operatività”.