La 'Voce di Mantova', giornale di proprietà di una cooperativa e collocato politicamente "nell'area del centrodestra moderato", ha da oggi un nuovo direttore: Romano Gandossi, già vicedirettore, subentra a Davide Mattellini che ha rassegnato le dimissioni
Il motivo del cambio della guardia sta nelle polemiche sollevate da alcuni articoli per i quali il giornale è stato accusato di antisemitismo dalla comunità ebraica mantovana, e non solo (anche dall'Istituto mantovano di Storia Contemporanea). La vicenda ebbe inizio nel giugno scorso, quando sulla Voce apparve un articolo dal titolo 'Ora anche gli ebrei contro la Croce', dedicato alla notizia che la Croce Rossa (nata proprio a Solferino, vicino a Mantova) stava per cambiare il proprio simbolo e che quel simbolo era contestato da Israele. A difesa del simbolo della Croce Rossa il giornale prima ospitò un commento dell'eurodeputato leghista Mario Borghezio, poi il direttore Mattellini pubblicò in un suo fondo queste parole: "Cancellare quella croce per accontentare i sottanoni degli arabi o gli israeliani con i trecciolini che si inzuccano contro un muro è una bestemmia bella e buona". Da qui la protesta della comunità ebraica, e la conseguente accusa di antisemitismo nei confronti del giornale. La polemica è presto uscita dai confini della cronaca locale (anche perchè la Voce è distribuita come 'panino' con La Stampa), della vicenda si sono occupati alcuni settimanali nazionali (tra cui 'Diarioì) e alla fine Mattellini si è dimesso. "Prendo atto delle sue dimissioni e preferisco non commentarle - ha detto oggi Gandossi, che firma il suo primo numero -. Posso solo precisare che il mio intento è quello di tranquillizzare gli animi". Alla Voce lavorano dodici giornalisti. Il giornale vende tra le cinque e le seimila copie. (ANSA)