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Editoria 18 Gen 2013

"Calabria ora", al via il contratto di solidarietà

Lavorare meno per lavorare tutti. Lo storico slogan del sociologo francese Aznar Guy si concretizza, nel quotidiano regionale “Calabria Ora”, con il ricorso al contratto di solidarietà verticale (intere giornate non lavorate) per tutti i giornalisti.Al termine di una trattativa, durata oltre due mesi, affidata dall’Assemblea dei giornalisti al segretario del Sindacato Giornalisti della Calabria, Carlo Parisi, vicesegretario nazionale Fnsi, all’Hotel Lamezia, è stato, infatti, firmato l’accordo sindacale con il Gruppo Editoriale C&C, rappresentato dall’editore Alfredo Citrigno, che prevede l’applicazione del contratto di solidarietà nei confronti dei 48 giornalisti assunti con contratto di lavoro dipendente Fieg-Fnsi, per un periodo di 24 mesi, nella misura del 40 per cento della riduzione dell’orario di lavoro.

Lavorare meno per lavorare tutti. Lo storico slogan del sociologo francese Aznar Guy si concretizza, nel quotidiano regionale “Calabria Ora”, con il ricorso al contratto di solidarietà verticale (intere giornate non lavorate) per tutti i giornalisti.
Al termine di una trattativa, durata oltre due mesi, affidata dall’Assemblea dei giornalisti al segretario del Sindacato Giornalisti della Calabria, Carlo Parisi, vicesegretario nazionale Fnsi, all’Hotel Lamezia, è stato, infatti, firmato l’accordo sindacale con il Gruppo Editoriale C&C, rappresentato dall’editore Alfredo Citrigno, che prevede l’applicazione del contratto di solidarietà nei confronti dei 48 giornalisti assunti con contratto di lavoro dipendente Fieg-Fnsi, per un periodo di 24 mesi, nella misura del 40 per cento della riduzione dell’orario di lavoro.

I dati della crisi aziendale erano stati illustrati, il 18 dicembre scorso, nel corso di una riunione tenutasi nella sede del quotidiano, in Contrada Lecco di Rende, dall’editore Alfredo Citrigno, assistito dal responsabile delle relazioni industriali di Confindustria Cosenza, Pierpaolo Mottola, al segretario del sindacato dei giornalisti, Carlo Parisi, assistito dall’avv. Mariagrazia Mammì dell’Ufficio Legale del Sindacato Giornalisti della Calabria, e alla delegazione di giornalisti nominata dall’Assemblea dei redattori (Antonio Alizzi, Francesco Cangemi, Antonio Cantisani, Annalia Incoronato).
Nell’occasione, Alfredo Citrigno aveva evidenziato che “per affrontare lo stato di crisi generale con un calo delle vendite e della raccolta pubblicitaria e un andamento economico-finanziario fortemente in perdita”, l’azienda avrebbe dovuto ridurre la forza lavoro del 40 percento o ricorrere agli ammortizzatori sociali.
Nel corso delle assemblee tenutesi all’Hotel Lamezia, alla Cgil di Lamezia Terme e nella sede centrale del quotidiano di Contrada Lecco di Rende, giornalisti e sindacato hanno convenuto sul punto fermo che il ricorso agli ammortizzatori sociali sarebbe stato accordato soltanto a condizione di salvaguardare tutti (nessuno escluso) i posti di lavoro e, soprattutto, garantendo una reale riduzione dell’orario di lavoro attraverso l’applicazione verticale del contratto di solidarietà.
Pertanto, grazie all’accordo sottoscritto, i giornalisti di “Calabria Ora” manterranno il loro posto di lavoro, beneficiando dell’integrazione salariale prevista dall’ammortizzatore sociale, attraverso una riduzione delle giornate di lavoro determinata da un calendario che potrà essere, eventualmente, modificato soltanto con l’accordo tra le parti che, comunque, si sono impegnate a monitorare trimestralmente l’andamento della situazione.
A tal proposito, il segretario del sindacato dei giornalisti, Carlo Parisi, ha auspicato “l’immediata ricostituzione del Comitato di redazione, decaduto nei mesi scorsi, per assicurare la massima vigilanza sull’applicazione del contratto di solidarietà.  Cdr – ha sottolineato Parisi – che, naturalmente, continuerà a contare sul pieno appoggio, il sostegno e la collaborazione del Sindacato Giornalisti della Calabria”.
Carlo Parisi ha ricordato, inoltre, che “sul tappeto rimane ancora il tema dei collaboratori, per il quale l’editore ha già offerto la massima disponibilità a trovare soluzioni che garantiscano l’applicazione di un equo compenso”.

Da http://www.giornalisticalabria.it/ 

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