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Componenti Fnsi 29 Nov 2006

Bozza di Manifesto proposta da Quarto Potere a tutti i colleghi e alle altre componenti: “Per un Ordine nuovo. Contro il dis-Ordine che crea il precariato”

Quarto Potere, movimento professionale e sindacale dei giornalisti italiani, lancia una bozza aperta di Manifesto per rinnovare l’Ordine dei giornalisti: una base di discussione aperta al confronto con tutti i colleghi e con tutte le altre componenti sindacali.

Quarto Potere, movimento professionale e sindacale dei giornalisti italiani, lancia una bozza aperta di Manifesto per rinnovare l’Ordine dei giornalisti: una base di discussione aperta al confronto con tutti i colleghi e con tutte le altre componenti sindacali.

Chiediamo di iniziare una discussione, trasparente e democratica, per rinnovare l’Ordine in base a cinque punti programmatici che proponiamo al dibattito: - La legge istitutiva dell’Ordine, datata 1963, va rivista (In particolare rispetto all’accesso alla professione) e aggiornata ai tempi mutati. Ci sono diverse proposte di modifica già discusse dal Consiglio Nazionale: i giornalisti devono incalzare la politica perché in tempi rapidi il Parlamento vari la riforma della legge sull’Ordine. - Le scuole di giornalismo vanno ridotte drasticamente rispetto alle attuali 19 in tutta Italia. Una follia che va contro ogni logica, in una fase difficile per il mercato del lavoro, già contestata da chi rappresenta Quarto Potere nel Consiglio Nazionale dell’Ordine. Inoltre va regolato il praticantato d'ufficio, evitando il facile riconoscimento e limitandolo ai casi di effettivo svolgimento dell’attività nei diversi giornalismi. - La commistione pubblicità-informazione va combattuta in maniera netta. Lavoriamo in un ‘Sistema’ mediatico in cui il giornalista può essere condizionato in vario modo e i ‘padroni delle notizie’ sono spesso i pubblicitari. Quarto Potere propone che i giornalisti siano al centro di una vasta alleanza sociale con associazioni, consumatori, sindacati: obiettivo comune, fare informazione al servizio dei cittadini. - La deontologia dei giornalisti va difesa più incisivamente richiamandoci alle parole dell’ex Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi che ci invita a tenere ‘la schiena dritta’. E questo monito significa maggiore impegno dei colleghi attivi nelle redazioni a lavorare anche nei Consigli Regionali e Nazionale: gli organismi dell’Ordine non possono infatti essere composti perlopiù da giornalisti pubblicisti o pensionati. - L’Ordine va distinto dal sindacato, ma deve collaborare in un sistema di ‘vasi comunicanti’ con gli altri istituti di categoria. Negli ultimi cinque anni, mentre più di 5.000 nuovi professionisti entravano nell’Ordine, meno di 2.000 colleghi sono riusciti ad avere un contratto a tempo pieno e indeterminato. Così, negli elenchi dei disoccupati Fnsi sono iscritti 2.800 colleghi, molti dei quali ricevono anche un sussidio dall’Inpgi. Basta con il dis-Ordine che crea il precariato tra i giornalisti, aumentando solo il potere di ricatto degli editori nei confronti dei colleghi più deboli, più giovani, più soli. Quarto Potere www.quartopotere.org per suggerimenti e interventi: news@quartopotere.org

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