Intervenendo alla presentazione della relazione annuale dell’Agcom, la presidente della Camera, Laura Boldrini, pone l’accento sulla crisi che ormai da anni sta investendo il settore dell’editoria italiana e ammonisce: “il costante declino della diffusione dei giornali merita qualche preoccupazione e qualche riflessione in più proprio dal punto di vista della coesione sociale”.
Nel suo intervento alla presentazione
della relazione annuale dell’Agcom la presidente della Camera, Laura
Boldrini, è tornata a riflettere sulla crisi dei giornali degli ultimi anni,
chiedendo – tra l’altro – ai presenti “se stiamo facendo tutto il possibile
perché i ragazzi e le ragazze possano appassionarsi ai quotidiani”.
“I dati riguardanti il mondo dell'informazione – rileva Boldrini – parlano di
una crisi pesante, che si protrae da anni, in particolare per quotidiani e
periodici. Ma forse a questa crisi non diamo la necessaria rilevanza perché le
notizie ci arrivano addosso da ogni dove, con i nuovi mezzi”.
La percezione di essere informati può lasciar pensare che sia possibile fare a
meno dei classici mezzi di informazione e invece “a me pare – prosegue la
presidente della Camera – che il costante declino della diffusione dei
giornali, dove il calo delle copie cartacee non è compensato dalla crescita
della versione digitale, meriti qualche preoccupazione e qualche riflessione in
più, proprio dal punto di vista della coesione sociale”.
Secondo la presidente Boldrini, infatti: “I giornali non sono soltanto
fornitori di notizie. Sono anche luoghi di formazione vera dell'opinione
pubblica, spesso in modo più articolato di quanto non consentano i tempi e i
toni del dibattito televisivo”.
Rivolgendosi poi alla platea, la presidente della Camera chiedere se si stia
davvero facendo tutto il possibile “perché ai giornali di qualsiasi
orientamento, intesi come strumento di crescita culturale e di vera
cittadinanza, possano appassionarsi i ragazzi e le ragazze, i potenziali nuovi
lettori che oggi mancano all'appello”.