Biancheri (Fieg): "Servono aggiustamenti al ddl di riforma presentato dal Governo"

Al ddl di riforma dell'editoria servono alcuni ''necessari aggiustamenti'': e' la posizione del presidente della Federazione degli editori, Boris Biancheri, che critica in particolare il rinvio ad altro provvedimento del credito di imposta per gli investimenti e l'assenza di misure per la nuova occupazione, la multimedialita' e la formazione dei giornalisti e auspica che il Governo modifichi il testo prima di presentarlo al Parlamento

''Una riforma di carattere generale sull'editoria come quella promossa dal Governo deve sapersi misurare con i reali problemi del settore e guardare ancor piu' al futuro, dando maggiore attenzione alle esigenze di innovazione, alle nuove tecnologie dell'informazione e alla multimedialita''', afferma Biancheri in una nota, sottolineando che una valutazione complessiva sara' possibile solo dopo i necessari approfondimenti. ''Accogliamo con insoddisfazione - continua Biancheri - il rinvio ad altro provvedimento del credito di imposta per gli investimenti e l'assenza di misure per la nuova occupazione, la multimedialita' e la formazione dei giornalisti che erano state, invece, previste nello schema originario del ddl''. ''Pur tuttavia - dice ancora il presidente della Fieg - vi sono alcuni elementi di interesse, ad esempio l'intervento sul costo del lavoro, il rifinanziamento del fondo per la mobilita' negli stati di crisi aziendali, la disciplina del mercato pubblicitario nonche' - sia pur parzialmente - l'incentivazione degli abbonamenti ai giornali''. Biancheri auspica infine che ''il Governo, prima di presentare il testo al Parlamento, apporti al ddl i necessari aggiustamenti''. (ANSA)