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Editoria 23 Nov 2011

Bellu: “Come un nuovo quotidiano e una nuova azienda La decisione in pieno accordo con i soci fondatori”

Sardegna24 diventa il giornale dei giornalisti e dei lettori. Lo ha scritto nell'editoriale di oggi il direttore del quotidiano, nato quasi cinque mesi fa a Cagliari, Giovanni Maria Bellu il quale ha comunicato che ieri ha rilevato la maggioranza della Società editrice Sardegna24 Srl diventando cosi' direttore-editore.''La decisione - ha spiegato Bellu - è stata assunta col pieno accordo dei soci fondatori per la semplice ragione che il progetto imprenditoriale originario si è modificato in corso d'opera'', anche a causa delle condizioni di mercato e per la chiusura del Centro stampa da cui usciva il quotidiano che ora viene stampato in un'altra tipografia.

Sardegna24 diventa il giornale dei giornalisti e dei lettori. Lo ha scritto nell'editoriale di oggi il direttore del quotidiano, nato quasi cinque mesi fa a Cagliari, Giovanni Maria Bellu il quale ha comunicato che ieri ha rilevato la maggioranza della Società editrice Sardegna24 Srl diventando cosi' direttore-editore.
''La decisione - ha spiegato Bellu - è stata assunta col pieno accordo dei soci fondatori per la semplice ragione che il progetto imprenditoriale originario si è modificato in corso d'opera'', anche a causa delle condizioni di mercato e per la chiusura del Centro stampa da cui usciva il quotidiano che ora viene stampato in un'altra tipografia.

Sardegna24 è nato dall'incontro fra il proprietario del Centro stampa Sarprint di Macomer, che deteneva il 40% del capitale sociale, e di tre imprenditori sardi (Giancarlo Muscas, Mariano Pireddu e Carlo Scano) che detenevano in parti uguali il restante 60%. Fra loro Muscas e' rimasto in società con una quota di minoranza. ''Fin dai mesi precedenti l'uscita - ha aggiunto nell'editoriale il direttore-editore - Sardegna24 è stato indicato come 'il giornale di Soru'. Certamente Soru ne è stato tra i principali ispiratori politici'', ma l'azienda ''è stata avviata e finanziata dalle persone citate e da nessun altro''.
Dopo aver ricordato le difficoltà del mercato pubblicitario, e avanzato critiche alla gestione della pubblicità istituzionale della Regione, Bellu (tornato a lavorare nell'Isola dopo 22 anni) apre un momento di speranza per il futuro perché ''come ho detto ai miei compagni di lavoro, da un certo punto di vista è come se nascesse una nuova azienda. Il progetto di un giornale che si sostiene con le proprie forze'', ed ha annunciato nuove iniziative per la sua diffusione regionale. (ANSA)

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