Le vicende denunciate dalla unanime redazione di Pescara (e opportunamente confermate dall'Usigrai) a proposito della sostituzione del caporedattore, pongono in modo evidente diverse domande:
1. Il DG della Rai Mauro Masi, contro il parere di tanti, si è impuntato ostinatamente per violare quel blocco delle nomine da lui stesso disposto con la circolare del 4 Novembre scorso. Perchè ? Sono scelte di parte politica, o siamo scesi al livello di piccole spinte per la sopravvivenza di un ristretto gruppo dirigente ormai isolato ?
2. Masi ha violato le sue stesse circolari e le sue vane promesse di austerità solo nel caso di Pescara o anche in altre occasioni ?
3. Chi pagherà il costo dei contenziosi giudiziari che si apriranno e che potrebbero vedere la Rai soccombente ?
4. Come si sposa tutto questo con quelle difficoltà economiche che la Rai tira sempre in ballo quando c'è da regolarizzare precari, investire sulla ricerca, sostenere palinsesti, insomma scommettere su sviluppo e innovazione ?
5. La materia è di rilievo per chi dovrebbe vigilare sui bilanci della Concessionaria del Servizio Pubblico Radiotelevisivo ?
Se lo chiedono i giornalisti della componente sindacale di "Autonomia e Solidarietà" non nella presunzione che Masi voglia rispondere, ma nella speranza che dal mondo della politica possa finalmente ripartire una riflessione su tutto il sistema televisivo italiano, sulla Rai e sui suoi doveri di fronte al Paese.
il coordinamento nazionale di
"Autonomia e Solidarietà"
Componente sindacale della FNS