Le componenti di maggioranza della Federazione nazionale della stampa italiana, “Autonomia e Solidarietà” e “Giornalisti Uniti”, esprimono grande soddisfazione per la riuscita dello sciopero proclamato come immediata risposta alla rinnovata arroganza degli editori e per l’eccezionale partecipazione e l’ampia unità manifestatasi nel corso degli Stati generali del giornalismo italiano.
Anche per questo appare stonata e fuori luogo la presa di posizione di due componenti della minoranza, “Stampa democratica” e “Puntoeacapo”, che, in un documento, accusano la Giunta della Fnsi di essere priva di strategia, di avere proclamato uno sciopero “emotivo” e di non aver recepito le “critiche e le dissonanze espresse in assemblea”. In primo luogo la maggioranza della Fnsi sottolinea le scelte largamente unitarie certificate dall’ampiezza del consenso al documento approvato dagli Stati generali. All’assemblea hanno partecipato complessivamente 444 colleghi e vi sono stati 74 interventi. Vi si è svolto un lavoro che merita rispetto. Il voto è avvenuto in modo disgiunto tra i vari organismi. Il risultato parla da solo: nel Consiglio nazionale vi sono stati 1 voto contrario e 6 astenuti; nella Commissione contratto 5 astenuti; nella Conferenza dei fiduciari e Comitati di redazione 2 contrari e 13 astenuti. La Fnsi è impegnata in una costante interlocuzione con le istituzioni, il governo, con le forze politiche e sociali: la manifestazione tenuta a Roma, nel Centro congressi Caprinica, ne è la riprova con la presenza di ministri, sottosegretari, parlamentari e dirigenti al massimo livello delle confederazioni sindacali. Le prese di posizione delle più alte cariche dello Stato a sostegno del buon diritto dei giornalisti al rinnovo contrattuale ne sono testimonianza. L’incontro annunciato dal ministro del Lavoro e previsto per mercoledì 22 è stato confermato ed avrà luogo qualsiasi sia la posizione che gli editori esprimeranno. Ad esso la segreteria del Sindacato unitario dei giornalisti italiani andrà per porre con forza le questioni di cui abbiamo discusso più volte e che abbiamo ribadito in ogni sede: i problemi a cui si trova di fronte il settore dell’informazione; l’apertura del confronto per il rinnovo del contratto di lavoro; lo sblocco delle delibere già approvate dagli organi dell’Inpgi e che riguardano la riforma pensionistica e le modalità di recupero al lavoro dei disoccupati. Inoltre, la delegazione della Fnsi solleciterà il governo a far sì che, nel quadro di modifiche alle norme sull’editoria, le eventuali provvidenze siano condizionate al rispetto delle leggi e dei contratti con particolare riferimento al precariato giornalistico. La discussione nel corso della assemblea degli Stati generali è stata approfondita e tutti vi hanno portato un positivo contributo di analisi e di idee. Il documento finale ne è la sintesi. In esso vengono recepite – contrariamente a quanto sostengono le due componenti di minoranza – le osservazioni ed i suggerimenti che sono scaturiti dal confronto. Tanto è vero che il mandato affidato alla Giunta, allargata alla Consulta delle Associazioni regionali di stampa, sentite le Consulte regionali dei Comitati e fiduciari di redazione, consente una gestione flessibile delle rimanenti sette giornate di sciopero già programmate in precedenza dagli organismi di categoria, anche in modo difforme dalla proposta di una settimana consecutiva formulata unanimente dalla stessa Giunta in apertura degli Stati generali. La vertenza è e rimane il punto centrale del lavoro di questa maggioranza che continuerà a privilegiare, anche nella dialettica, nel confronto e, se possibile, nella collaborazione con le altre componenti, il merito dei problemi che stanno di fronte a tutta la categoria. “Autonomia e Solidarietà” “Giornalisti Uniti”