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Componenti Fnsi 15 Mag 2009

Autonomia e Solidarietà e Giornalisti Uniti: "Dal "fronte del no polemiche assurde"

Sostenere che il nuovo Contratto nazionale di lavoro giornalistico “è un colpo letale alla libertà di stampa”, come detto nel corso di una conferenza stampa dai colleghi del “fronte del no al contratto” in vista del prossimo referendum, è una enormità. Che un insieme di regole e di tutele come è e continua ad essere il Cnlg per l’intera categoria venga definito in tal modo è uno stravolgimento dei fatti intollerabile. Nessun confronto, per quanto aspro, giustifica una simile manipolazione della realtà.

Sostenere che il nuovo Contratto nazionale di lavoro giornalistico “è un colpo letale alla libertà di stampa”, come detto nel corso di una conferenza stampa dai colleghi del “fronte del no al contratto” in vista del prossimo referendum, è una enormità. Che un insieme di regole e di tutele come è e continua ad essere il Cnlg per l’intera categoria venga definito in tal modo è uno stravolgimento dei fatti intollerabile. Nessun confronto, per quanto aspro, giustifica una simile manipolazione della realtà.

Roma 15 maggio 2009. - La libertà di stampa corre ben altri rischi e la fonte di tali rischi ha origini del tutto diverse dal contratto di lavoro appena siglato e su questo fronte il Sindacato dei giornalisti è mobilitato come dimostra e dimostrerà ancora nei prossimi giorni l’impegno contro il tentativo di limitare il diritto di cronaca di cui si discute in Parlamento. Il Cnlg, anzi, costituisce, assieme agli accordi sottoscritti relativamente agli ammortizzatori sociali e alle nuove tutele per le collaborazioni coordinate e continuative, con il coinvolgimento dell’Inpgi e del governo, parte di un più generale piano regolatore dell’informazione di cui i giornalisti, le imprese e la società tutta ha assolutamente bisogno, specie in una fase di crisi. Nel merito dei singoli punti la Fnsi ha diffuso, proprio in queste ore, una ampia e dettagliata analisi del nuovo testo contrattuale alla quale rimandiamo per i necessari approfondimenti. In questa sede ci limitiamo a ricordare che il nuovo contratto estende le sue tutele anche a coloro che ne erano esclusi, come nel caso dei giornalisti dell’on-line; pone limiti ed introduce maggiori garanzie rispetto a previsioni di legge (come nel caso del distacco e dei trasferimenti); regolamenta, nel rispetto della legge sull’Ordine e del nostro contratto, le unità produttive redazionali già presenti e praticate in taluni gruppi editoriali escludendone in tal modo la sudditanza alle esigenze della pubblicità; salvaguarda le competenze ed il ruolo delle rappresentanze sindacali aziendali sotto attacco da tempo; rilancia la dinamica salariale in un’ottica di particolare attenzione alle fasce più deboli della categoria. Su una cosa si può essere d’accordo e cioè che i giornalisti devono partecipare al voto referendario di venerdì 29 e sabato 30 maggio. E’ un importante momento di esercizio della democrazia sindacale oltre che una occasione per dimostrare la maturità della categoria. Autonomia e Solidarietà/Giornalisti Uniti

@fnsisocial