Un profilo professionale per gli addetti all’informazione e alla comunicazione della pubblica amministrazione. È l’indicazione contenuta nell’atto di indirizzo che il ministero per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione ha inviato all’Aran per impartire le linee ed i criteri direttivi che dovranno riguardare il rinnovo dei contratti del pubblico impiego nei quattro comparti: Funzioni centrali, Sanità, Scuola e Autonomie locali.
La ministra Marianna Madia ha accolto, così come aveva preannunciato, la richiesta avanzata dalla Fnsi per definire il profilo del giornalista nell’ambito della contrattazione del pubblico impiego. Per questa ragione nella giornata di oggi la ministra Madia ha incontrato il segretario generale della Fnsi Raffaele Lorusso, il presidente Giuseppe Giulietti e la vicesegretaria Alessandra Costante, delegata agli uffici stampa pubblici. Nel corso dell’incontro sono stati affrontati gli aspetti che dovranno essere discussi al tavolo con l’Aran.
LE REAZIONI
Asu e Gus esprimono soddisfazione per l'atto di indirizzo sugli uffici stampa pubblici. «In Umbria una iniziativa nazionale sui temi della professione giornalistica»
L'Associazione Stampa Umbra e il Gus accolgono con soddisfazione l'annuncio che il ministero per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione ha inviato all'Aran l'atto di indirizzo per la definizione del profilo del giornalisti degli uffici stampa del pubblico impiego nell'ambito della trattativa per il rinnovo dei contratti di settore.
Il recepimento da parte del ministro Marianna Madia delle aspettative dei giornalisti di veder riconosciute dignità e valore del proprio lavoro della Pubblica Amministrazione rappresenta un risultato storico, il cui merito va ascritto alla determinazione con cui hanno lavorato in questi mesi i vertici della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, con il segretario generale Raffaele Lorusso, il presidente Giuseppe Giulietti e la vicesegretaria con delega agli uffici stampa Alessandra Costante, e alla fondamentale azione politica dell'onorevole Walter Verini, primo firmatario dell'ordine del giorno per la completa applicazione della legge 150/2000 accolto dal governo nell'ambito dell'iter di redazione della legge di riforma dell'editoria.
Per l'Umbria, che con il protocollo sugli uffici stampa pubblici firmato nel 2012 da Asu, Ordine dei Giornalisti, Anci e Upi ha precorso i tempi a livello nazionale della definizione di un profilo professionale per i giornalisti degli uffici stampa pubblici, l'avvio di questo percorso contrattuale è il coronamento dell'impegno con cui gli organismi rappresentativi della professione hanno sempre seguito le vicende professionali dei colleghi della Pubblica Amministrazione, sulle quali è costantemente aperto un tavolo di confronto con le rappresentanze istituzionali regionali di Comuni e Province.
Rinnoviamo pertanto la candidatura della nostra regione a ospitare un'iniziativa pubblica di rilievo nazionale sugli uffici stampa pubblici, ma anche sulle questioni più attuali dell'editoria e della professione giornalistica, che coinvolga il governo, la FNSI, l'Ordine dei giornalisti e i soggetti istituzionali e associativi rappresentativi del settore per aprire una nuova stagione di confronto che permetta di salvaguardare e rilanciare il ruolo dell'informazione nel Paese.
ASR: Bene atto indirizzo Madia. Gli uffici stampa aspettano ora il contratto di lavoro giornalistico
Era un tassello fondamentale per la piena applicazione della legge 150 del 2000, che disciplina le attività di informazione e comunicazione della Pubblica Amministrazione.
L'atto di indirizzo inviato dal ministro della funzione pubblica Madia all'Aran per individuare il relativo profilo professionale apre la strada al riconoscimento pieno della Fnsi come interlocutore sindacale e all'applicazione del contratto giornalistico nazionale, il perno del nostro sistema.
I primi incontri dell'Aran sui quattro comparti dove sono riavviati i tavoli della contrattazione - Funzioni centrali, Sanità, Scuola e Autonomie Locali - sono previsti alla fine di agosto. Non un solo giorno va sprecato.
Lo chiedono centinaia di colleghi che lavorano a Roma e nel Lazio nel settore e che chiedono da troppo tempo il riconoscimento del contratto e i diritti e le tutele che nascono dal contratto.