Il Direttivo e la Giunta dell’Associazione Stampa Romana esprimono solidarietà alla redazione e al Cdr de Il Messaggero, impegnati da settimane in un duro confronto con l’azienda sul futuro della testata. Nonostante gli indicatori economici generali e dell’Editoria in particolare, mostrino decisi segnali di ripresa, il Gruppo Caltagirone si rifiuta di prendere in considerazione le legittime richieste della rappresentanza sindacale.
All’indomani della fine di uno stato di crisi che ha segnato l’uscita dal giornale di 53 colleghi, l’organico redazionale è decisamente inadeguato a far fronte alla realizzazione di un prodotto editoriale che sia all’altezza della storia e delle ambizioni di una testata importante come Il Messaggero. Allo stesso tempo, la crisi ha falcidiato le retribuzioni, cancellando di fatto le conquiste di anni in materia di contrattazione aziendale. Ma non basta, anche i collaboratori hanno pagato il loro prezzo vedendosi decurtati i compensi. Tanto più in vista dell’arrivo del nuovo direttore, Mario Orfeo, l’Asr chiede l’immediata apertura di un tavolo di confronto, al quale, se il Cdr lo riterrà, si dichiara disposta a dare il proprio contributo. All’ordine del giorno della trattativa devono figurare le condizioni essenziali per salvaguardare la realizzazione di un giornale che abbia nella qualità dell’informazione e nell’autonomia della redazione, i capisaldi di uno sviluppo che è stato finora il tassello mancante della politica editoriale della proprietà.