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Appuntamenti 21 Ott 2008

Assostampa Emilia-Romagna: sabato 25 ottobre a Ferrara, manifestazione a sostegno della libertà di stampa

Manifestazione a sostegno della libertà di stampa sabato 25 ottobre a Ferrara, in piazza Trento Trieste, su iniziativa della Federazione Nazionale Stampa Italiana in collaborazione con l’Unione Nazionale Cronisti Italiano, Associazione Stampa Emilia Romagna e Associazione Stampa Ferrara.

Manifestazione a sostegno della libertà di stampa sabato 25 ottobre a Ferrara, in piazza Trento Trieste, su iniziativa della Federazione Nazionale Stampa Italiana in collaborazione con l’Unione Nazionale Cronisti Italiano, Associazione Stampa Emilia Romagna e Associazione Stampa Ferrara.

Dalle 12 alle 13 dirigenti del sindacato dei giornalisti e dell’Unione cronisti, affiancati da colleghi degli organi di informazione locali, distribuiranno volantini ai cittadini per richiamare l’attenzione sulle forti limitazioni poste dalla nuova legge sulle intercettazioni telefoniche che impedirebbe la pubblicazione, anche parziale, delle conversazioni, pena l’arresto e il carcere per i cronisti, in caso di violazione delle norme. Nel volantino si sottolinea fra l’altro " che senza una stampa libera la democrazia è in pericolo". Se teniamo conto che la libertà di stampa è sancita dalla Costituzione e dovrebbe essere garantita in ogni Paese libero e civile, l’obiettivo che il Governo sta cercando di perseguire appare estremamente punitivo nei confronti dei giornalisti e più in generale del diritto dei cittadini ad essere informati. Si tenta di far credere che l’Italia è un Paese spiato dai magistrati, ma ciò non è vero. In Italia infatti le intercettazioni riguardano poche migliaia di persone ogni anno e nel 90 per cento dei casi gli intercettati sono mafiosi, trafficanti di droga, associati a grandi organizzazioni criminali. Ma sembra essere il malaffare in cui sono stati coinvolti politici e pubblici amministratori referenti di partiti, ad avere prodotto la spinta verso l’elaborazione di una legge tesa ad imbavagliare i cronisti giudiziari e tutti quei giornalisti che si occupano di vicende dai risvolti penali.

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