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Associazioni 08 Giu 2011

Approvato all'unanimità il bilancio Confronto sulla previdenza con il presidente dell'Inpgi

Lunedì 6 giugno a Padova, approvato all'unanimità il Bilancio del Sindacato dei giornalisti del veneto, che ha deciso di mantenere il servizio legale gratuito per gli iscritti nonostante i costi rilevanti che deve sostenere per le numerose cause di lavoro che riguardano i precari veneti. Il Direttivo, al quale hanno partecipato una quarantina di giornalisti delle varie testate venete,  ha affrontato con il collega Andrea Camporese, presidente dell'Inpgi,  i grandi temi della previdenza del giornalismo italiano.  L'istituto si appresta in questi giorni a varare una manovra, in accordo con gli editori che garantirà la sostenibilità dei conti dell'Istituto e contribuirà al rilancio dell'occupazione. 

Lunedì 6 giugno a Padova, approvato all'unanimità il Bilancio del Sindacato dei giornalisti del veneto, che ha deciso di mantenere il servizio legale gratuito per gli iscritti nonostante i costi rilevanti che deve sostenere per le numerose cause di lavoro che riguardano i precari veneti. Il Direttivo, al quale hanno partecipato una quarantina di giornalisti delle varie testate venete,  ha affrontato con il collega Andrea Camporese, presidente dell'Inpgi,  i grandi temi della previdenza del giornalismo italiano.  L'istituto si appresta in questi giorni a varare una manovra, in accordo con gli editori che garantirà la sostenibilità dei conti dell'Istituto e contribuirà al rilancio dell'occupazione. 

Approvato all’unanimità  il bilancio 2010 del Sindacato Giornalisti del Veneto: la votazione del consiglio direttivo, riunitosi a Padova il 6 giugno scorso, è arrivata al termine di un vivace dibattito in cui si sono affrontati in particolare due argomenti.

1. Il finanziamento alle Assostampa Provinciali: è stata riconfermata l’impostazione vigente, ovvero di assicurare un minimo di “fondo cassa”, salvo stanziare eventuali somme richieste in base alla presentazione di progetti di iniziative a sfondo sindacale, in maniera da non dover immobilizzare risorse con il rischio che non vengano utilizzate

 2. Il patrocinio legale gratuito nelle cause di lavoro limitato al primo grado di giudizio: ci si è posti l’interrogativo se mantenere o meno questo istituto che ha contraddistinto e contraddistingue tuttora il Sindacato veneto quale unicum in Italia e che costringe l’Associazione ad accantonare cifre importanti in via cautelativa. Al termine della discussione si è  convenuto di continuare su questa strada responsabilizzando in maniera più netta i colleghi interessati, e introducendo dei correttivi che chiariscano oneri e doveri. 

UN INPGI SOLIDO CONTRO LA CRISI

Aliquote previdenziali, età pensionabile delle donne, sgravi contributivi per le assunzioni 

A illustrare lo stato di salute dell’Inpgi e le strategie future dell’Istituto nel corso del partecipato direttivo regionale del Sindacato giornalisti del Veneto, riunitosi a Padova lo scorso 6 giugno, è stato lo stesso presidente, Andrea Camporese.

Tre i punti cardini della politica previdenziale illustrati in maniera chiara e sintetica.

Un intervento correttivo a medio termine per scongiurare criticità derivanti dall’abbassamento della media retributiva, dall’emorragia di posti di lavoro, dal massiccio ricorso ai prepensionamenti: si tratta della negoziazione con la Fieg di un aumento delle aliquote previdenziali a carico degli editori pari a tre punti, a regime nel giro di cinque anni che consentirebbe un gettito annuo pari a 15 milioni di euro. Innalzamento dell’età pensionabile delle donne per anticipare, gestendolo però in maniera graduale, quella che sarà un’imposizione normativa: si tratta di una riforma prospettica e graduale in dieci anni (un anno ogni due) a regime nel 2022, salvo la possibilità di andare in pensione a 60 anni con la penalizzazione pari al 50% di quella applicata ai colleghi maschi. Incentivi occupazionali per smuovere il mercato del lavoro caratterizzato dallo sfruttamento massiccio del precariato, a tutela della qualità dell’informazione e della dignità dei colleghi: si tratta di sgravi contributivi per tre anni alle aziende che assumano a tempo indeterminato o stabilizzino tempi determinati e cococo.  

Il tutto con la premessa di un bilancio 2010 dell’Inpgi che evidenzia un avanzo di 68 milioni di euro, un rendimento patrimoniale netto del 9,17% e un accantonamento di 2 miliardi e 300 milioni di euro. Mentre sul fronte degli indicatori negativi a preoccupare c’è il trend ormai decennale di una perdita in area Fieg di circa 600 posti di lavoro all’anno che per la prima volta non viene compensata da assunzioni in altre aree (tv, rai, uffici stampa),  il decremento pari al 0.5% della massa retributiva imponibile e lo sbilanciamento delle spese rispetto all’incasso per l’Ivs: a fronte di 100 euro che entrano, ne escono 101. 

Acceso il dibattito sul CUMULO: Camporese ha chiarito che non è all’Odg dell’Istituto. L’attuale norma che prevede la possibilità di introiettare svolgendo attività giornalistica 20mila euro annui senza alcuna decurtazione sulla pensione è stata giudicata all’unanimità dal Direttivo già di per sé esaustiva. L’eliminazione del cumulo restringerebbe i già esigui spazi di lavoro per i collaboratori e precari.  

Nel corso degli interventi è stato espresso da tutti apprezzamento e condivisione delle linee strategiche di intervento individuate dal presidente del nostro istituto di previdenza. Sono stati esaminati anche i riflessi positivi per la categoria derivanti dal ruolo di Andrea Camporese in qualità di presidente dell’Adepp (le 20 Casse privatizzate dei professionisti italiani). Camporese ha anche spiegato le motivazioni che lo hanno indotto alle dimissioni dal Consiglio di amministrazione di Terna con la lettera che qui sotto riportiamo. 

 “Ringrazio i tanti colleghi che con stima, fiducia e affetto mi hanno convinto ad accettare di entrare a far parte del Consiglio di Amministrazione di Tema. Una designazione di prestigio che costituisce un onore per l'uomo e, a mio giudizio, anche un riconoscimento del valore della professione. Per le più diverse ragioni mi vengono però sollevati alcuni dubbi e perplessità. In particolare ringrazio il Cda dell'Inpgi per la coesione e l'appoggio dimostrati in ogni occasione, presupposto essenziale di tante future azioni a sostegno della categoria.Di fronte anche al più lontano sussurro, decido di porre fine ad una questione, lasciando il Cda di Tema, che rischia di divenire sgradevole e contraria al bene comune. Il mio impegno a favore dell'Inpgi, dell'Adepp e di ogni singolo collega, in particolare sul versante dell'autonomia, del welfare, del precariato e di una visione innovatrice, sarà ancor più incisivo. E cosi sarebbe stato se fossi rimasto nel Consiglio di Tema.
Un saluto cordiale, Andrea Camporese”.

@fnsisocial

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