L’Unione nazionale cronisti italiani lancia un forte appello a tutti i cronisti italiani affinché si mobilitino, dentro e fuori delle redazioni, e con la massima determinazione accanto alla FNSI e alla AST, venerdì 30 settembre e sabato 1 ottobre, le due giornate di sciopero proclamate dalla Federazione contro l’oltranzismo e le false promesse degli editori, in difesa del contratto di lavoro e a salvaguardia dell’autonomia, del pluralismo e della qualità dell’informazione
L’Unione nazionale cronisti italiani lancia un forte appello a tutti i cronisti italiani affinché si mobilitino, dentro e fuori delle redazioni, e con la massima determinazione accanto alla FNSI e alla AST, venerdì 30 settembre e sabato 1 ottobre, le due giornate di sciopero proclamate dalla Federazione contro l’oltranzismo e le false promesse degli editori, in difesa del contratto di lavoro e a salvaguardia dell’autonomia, del pluralismo e della qualità dell’informazione al servizio dell’opinione pubblica. Grazie alla vigilanza del sindacato in tutte le sue espressioni, le trappole tese dalla FIEG non sono scattate e i giornalisti non hanno abboccato all’amo delle irrisorie offerte economiche in cambio di una liberticida deregulation professionale. Di fronte ad atteggiamenti così irresponsabili e al sospetto silenzio della politica, l’UNCI torna a sollecitare l’apertura di una Vertenza nazionale sull’informazione, affinché gli editori e tutte le parti coinvolte nella sfera della comunicazione, e non soltanto i giornalisti, rispettino le regole del diritto-dovere di informare e delle basi della democrazia.