Un viale di Roma, all'interno di Villa Pamphili è da oggi dedicato a Anna Politkovskaja. La giornalista russa in prima linea nella difesa dei diritti umani, assassinata il 7 ottobre di un anno fa. A intitolargliela è stato il sindaco di Roma Walter Veltroni sottolineando che ''quando si uccide una giornalista è per farla tacere. Noi siamo qui per darle ancora voce, non dimenticare le cause per cui combatteva e legarla indissolubilmente alla nostra città''.
Dopo aver ricordato l'impegno della Politkovskaja nella denuncia della violazione dei diritti umani in Cecenia, anche ad opera dell'esercito russo, Veltroni ha aggiunto: ''era una donna coraggiosa, una giornalista libera ed autorevole. Scriveva ciò che vedeva, era una testimone partecipe e non spettatrice. Per questo era dalla parte dei più deboli''. A scoprire, lungo un viale alberato, la targa toponomastica che la ricorda come ''Testimone di libertà e attivista dei diritti umani'', è stata Vera Politkovskaja, figlia della giornalista uccisa. ''Mia madre - ha detto la ragazza - sarebbe stata felice di avere un giorno dedicato un posto cosi' bello. Era una donna eccezionale''. ''Speriamo che i suoi assassini vengano trovati e puniti'', ha aggiunto la giornalista di ''Novaja Gazeta'', Zoja Eroshok, collega della Politkovskaja. Alla cerimonia di intitolazione hanno partecipato, tra gli altri, il segretario della Fnsi, Paolo Serventi Longhi, gli assessori alla Cultura del comune e della Provincia di Roma, rispettivamente Silvio Di Francia e Vincenzo Vita, i genitori di Ilaria Alpi, rappresentanti dell'associazione ''Articolo21'', della rivista ''Internazionale'' e l'esponente della Rosa nel Pugno Mario Staderini, che hanno promosso l'iniziativa. (ANSA)